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Colpo di scena: Terra Nova cancellato

La serie preistorica prodotta da Steven Spielberg non tornerà per la seconda stagione

Terra Nova

06.03.2012 - Autore: Marco Triolo
Colpo di scena: non ci sarà una seconda stagione di “Terra Nova”, la costosissima serie sci-fi prodotta per la Fox da Steven Spielberg e Peter Chernin. La decisione è stata presa dall'entertainment president di Fox Network, Kevin Reilly, dopo che negli ultimi mesi la rete aveva tentato di avvicinare potenziali showrunner e di mettere sul tavolo nuove idee per migliorare il livello di scrittura della seconda stagione. Ma Reilly non è mai stato un grande fan di “Terra Nova”, uno show che si sperava avrebbe fatto il botto ma che in realtà ha solo garantito il minimo sindacale di spettatori per evitare una chiusura immediata. Certo, i rating erano migliorati negli ultimi episodi e la serie ha destato l'interesse di diversi compratori a livello internazionale. Ma con un budget di quattro milioni di dollari a episodio (quattordici per il pilot) tutto ciò non è stato sufficiente.

“Abbiamo guadagnato denaro con 'Terra Nova' – ha dichiarato tempo fa lo stesso Reilly – lo Studio ha fatto soldi e sembra aver funzionato con il pubblico delle famiglie. Se dovessimo rinnovare la serie, il pubblico ci sarebbe. Ma, creativamente, lo show ha faticato a trovare una sua identità”. Il problema di “Terra Nova” era proprio questo: al di là degli effetti speciali – per altro carenti, perché i dinosauri sono spariti a poco a poco dallo show – i personaggi erano poco interessanti e le storie piene di cliché. Se a questo aggiungiamo il già citato budget, i duecentoquarantanove set costruiti in Australia e i sette milioni di spettatori di media, appena sufficienti per far rientrare le spese, si capisce perché sia stata presa una tale decisione.

Ora però la Fox ha un bel problema: con la chiusura di “Dr. House” e “Terra Nova”, il modesto successo di “Alcatraz” e “The Finder” (entrambi a rischio cancellazione) e l'incerto futuro di “Fringe”, che potrebbe essere rinnovato a budget ridotto per altri tredici episodi, indicano che il network dovrà rapidamente trovare delle nuove serie da dare in pasto al pubblico, se vorrà rimanere rilevante nel moderno mercato TV.