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Christopher Nolan sul futuro dei film dopo il coronavirus: "Abbiamo bisogno del cinema"

Il regista scrive sulle pagine del Washington Post. Ecco i passaggi più importanti del suo articolo

Christopher Nolan

22.03.2020 - Autore: GEDI Digital
Christopher Nolan fa sentire la sua voce di supporto al mondo del cinema attraverso un articolo pubblicato venerdì scorso sul Washington Post e intitolato: “Le sale cinematografiche sono parte della vita americana. E hanno bisogno del nostro aiuto”. All’interno del pezzo il regista di Inception e Il cavaliere oscuro parla dell’importanza dell’industria cinematografica al di là delle apparenze che quel mondo può generare: “Le persone pensano ai film e la loro mente va subito alle star, agli studios e al glamour – scrive Nolan - Ma il business del cinema coinvolge tutti: le persone che lavorano a concessione, le maestranze, quelli che comprano i biglietti, si occupano delle prenotazioni o vendono i biglietti. Quelli che promuovono i film e quelli che tengono puliti i bagni dei cinema nelle nostre città. Persone come tante, molte delle quali pagate a ora invece che con uno stipendio mensile. Persone che si guadagnano da vivere attraverso il luogo di raccoglimento più economico e democratico della nostra comunità”. 

Il nuovo film del regista, il thriller fantascientifico intitolato Tenet, è atteso nei cinema per la prossima estate. Al momento non è tra i titoli bloccati a causa dell'epidemia COVID. 

Guarda il trailer di Tenet: ecco le prime immagini del film di Christopher Nolan

Nell'articolo sul Post il regista parla delle sfide dell’industria: “In questo momento affrontiamo una sfida senza precedenti e senza certezze, ed è vitale riconoscere le decisioni pronte e responsabili fatte da ogni genere di industria in America, con la chiusura delle loro porte e la piena consapevolezza del danno che questa cosa causa al loro business. Il network incredibile di sale cinematografiche nella nostra nazione è una di queste industrie e in questo momento in cui il Congresso considera misure di assistenza di ogni tipo per i mercati colpiti, spero che le persone guardino la nostra comunità per quello che è veramente: una parte fondamentale della vita sociale, in grado di offrire lavoro a tanti e intrattenimento a tutti”. 
 
Nolan ricorda che: “da regista il mio lavoro non può mai aver luogo senza il supporto di altri lavoratori e senza il pubblico ospitato dalle sale”. E ricorda che “ci sono parti della vita che sono certamente più importanti rispetto all’andare al cinema, ma quando capiamo quello che le sale possono offrire, queste parti della vita non sono così tante come potevamo pensare (…) (Le sale cinematografiche) sono state oscurate, i film però non perdono il loro valore. Nel momento in cui questa crisi passerà, il bisogno di relazionarsi tra persone, il bisogno di vivere, ridere, amare e piangere insieme sarà più forte che mai”.  

Il regista prevede anche che “una richiesta che è stata trattenuta, unita alla promessa di nuovi film” potrà rilanciare l'economie delle città “e contribuire con milioni di dollari al mercato. Non lo dobbiamo solo ai 150.000 lavoratori di questa nostra grande industria americana, lo dobbiamo anche a noi. Abbiamo bisogno di quello che i film possono offrirci”.  
 
Cosa possono offrirci dunque i film al cinema? Nolan lo spiega chiaramente nella chiusura del pezzo: “Forse, proprio come è capitato a me, pensavate di andare al cinema per il suono, per i pop-corn e le bevande, o per le star. Ma non è così. Andavamo al cinema per farci del bene l’uno con l’altro”.  
 
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