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C'era una volta il porno: le Tentazioni Hard delle star di Hollywood

Se gli attori porno si danno al cinema, i loro colleghi 'regolari' non sono da meno. Sono molti i nomi noti passati alle 'Luci Rosse'.

25.02.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Potrà sorprendere molti, ma davvero sembra proprio che il legame tra Hollywood e il mondo del Porno sia ben più stretto di quel che si possa pensare o che possa esser stato mostrato in film che ricostruiscono le vite di famose star del cinema a luci rosse… Uno scambio piuttosto 'ricco' di grandi nomi non ha mai smesso di rifornire la Settima Arte di nuovi interpreti, con ben poco da scoprire (ancora), tanto nel caso dei pornodivi quanto delle pornodive di cui abbiamo già parlato. I nomi di Jackie Chan o di Sylvester Stallone risuonano tra gli esempi maschili, ma la loro carriera non li hai mai tentati con un ritorno alle esperienze più Hot. Un tragitto che invece più di uno dei loro colleghi ha percorso in senso inverso, magari tentato dallo scalpore suscitato di certe celebri sex tapes o inconsapevolmente, suo malgrado. E che qualcuno (come Charlie Sheen, per esempio) potrebbe a buon titolo iniziare a considerare...

Ha del clamoroso quel che han vissuto Malcolm McDowell, Helen Mirren, John Gielgud e Peter O'Toole: un quartetto di stelle di primo livello che si è trovato in un pornosoft anni settanta senza averlo preventivato. È il caso di Io, Caligola, film diretto da Tinto Brass poi rieditato in post produzione dal produttore Bob Guccione - editore di Penthouse - con scene decisamente più calde utili a promuovere la celebre rivista per adulti. Per quanto "scioccati" dal risultato finale non tutti gli attori rinnegarono completamente il film, soprattutto McDowell che veniva dal successo di Arancia Meccanica (1971).



Farà sorridere i più la comune 'deriva' del Dinamico Duo degli anni sessanta: gli storici Batman e Robin Adam West e Burt Ward. Per quanto separatamente, il primo negli anni '80 si prestò a partecipare a The Happy Hooker Goes Hollywood (1980) e Young Lady Chatterley II (1985), con più ironia che sex appeal, ma tanto vale… Vicende - e livello di impegno - analoghe anche per il secondo invece che ha finito per legare il proprio nome a film come Virgin High e Hot Under the Collar.

Volti (o nomi) più noti al pubblico più contemporaneo potrebbero essere quello di Tom Sizemore - visto in Salvate il soldato Ryan (1998) e Black Hawk Down (2001) - datosi in tutto e per tutto a una carriera di attore e produttore di film a luci rosse, addirittura con il sito xxxtom.com nel quale si mostra in azione con prostitute e amatori più o meno spontanei… Ma anche lo Scott Schwartz di Giocattolo a ore (1982) e Una storia di Natale (1983), la cui parabola di possibile promessa del mondo del cinema venne raccontata nel documentario Child Star to Porn Star: The Scotty Schwartz Story.



Per completezza ricordiamo John Bailey (sicuramente poco motivato da esperienze 'regolari' poco gratificanti, nonostante piccole parti in Happy Days e M*A*S*H) che con lo pseudonimo di Jack Baker divenne molto prolifico ed 'esplicito. O Aldo Ray, che dal Non siamo angeli (1955) percorse una china discendente - anche come quantità di ingaggi e dopo esser comparso nel porno Sweet Savage (pur se in un ruolo non attivo) iniziò ad accettare ogni ruolo per risolvere delle difficoltà economiche fino a essere radiato dalla categoria. Più furbescamente Dustin Diamond, lo Screech di Bayside School, finì con lo sfruttare la propria popolarità dirigendo da sé un sex tape che lo riportasse in voga, Screeched – Saved by the Smell (dal titolo originale della serie: Saved by the Bell).