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Cannes 2019, Palma d'oro al thriller coreano Parasite

La giuria di Alejandro G. Iñárritu premia Bong Joon-Ho. Antonio Banderas trionfa come migliore attore. Bellocchio e Tarantino a casa senza premi

25.05.2019 - Autore: Pierpaolo Festa, nostro inviato al Festival di Cannes
Cannes - "Il festival più bello del mondo" - così lo chiama Catherine Deneuve quando sale sul palcoscenico del Grand Theatre Lumière per consegnare la Palma d'oro, la settantaduesima della storia del Festival di Cannes. A trionfare è il coreano Bong Joon-Ho. Il suo film intitolato Parasite è un thriller crudelissimo con momenti horror. La storia di una famiglia di disoccupati, i Ki-taek, ossessionati dalla ricca famiglia Park al punto da invadere la loro vita quotidiana. 

Bong Joon-Ho, già regista di Snowpiercer, era stato a Cannes nel 2017, quando aveva presentato Okja, il primo film Netflix proiettato in Concorso nell'unico anno in cui il colosso streaming veniva accolto nella selezione ufficiale del Festival sulla Croisette. Quel film era stato bocciato in partenza, in maniera simbolica dalla giuria di Pedro Almodóvar che all'epoca dichiaro: "non possiamo certamente dare la Palma d'oro a un film che non arriverà nei cinema". Adesso il regista coreano vive il momento di trionfo: il suo film ha recentemente trovato una distribuzione in Italia. Sarà infatti Academy Two a lanciarlo nelle sale italiane.  

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La cerimonia finale del Festival di Cannes è l'antitesi degli Oscar: laddove Hollywood sfora oltre le tre ore, ai francesi bastano meno di sessanta minuti con ritmi di consegna premi e discorsi di ringraziamento degni da staffetta olimpionica. Uno dei momenti più intensi della serata lo ha regalato Antonio Banderas, premiato come migliore attore per la sua straordinaria performance in Dolor y Gloria: "Il mio personaggio nel film si chiama Salvador Mallo, ma non è un mistero quando dico che il personaggio è Pedro Almodóvar - dichiara l'attore - Ci conosciamo da 40 anni. Abbiamo fatto 8 film insieme e io lo rispetto e lo adoro. Lui è il mio mentore. La vita di un artista include tanti momenti di sofferenza. Tanto dolore. Questo invece è il momento della ricompensa, il momento della gloria". 

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A Cannes 72 rimangono a bocca asciutta anche l'Italia rappresentata da Bellocchio e Favino con Il traditore e Quentin Tarantino e il suo C'era una volta a Hollywood. Il film monumento agli anni d'oro della fabbrica del cinema non ha vinto nessun premio nonostante la presenza del regista alla cerimonia di chiusura del Festival.

ECCO TUTTI I VINCITORI DI CANNES 72

CONCORSO
 
PALMA D'ORO
Parasite, di Bong Joon-ho

GRAND PRIX
Atlantique, di Mati Diop
 
PREMIO DELLA GIURIA
Les Misérables, Ladj Ly

Ex aequo con

Bacurau, di Juliano Dornelles e Kleber Mendonça Filho
 
PREMIO ALLA REGIA
Jean-Pierre e Luc Dardenne - Young Ahmed
 
MIGLIORE ATTORE
Antonio Banderas - Dolor y Gloria
 
MIGLIORE ATTRICE 
Emily Beecham - Little Joe
 
MIGLIORE SCENEGGIATURA 
Céline Sciamma - Portrait of a Lady on Fire

MENZIONE SPECIALE
It Must Be Heaven, di Elia Suleiman
 
PALMA D'ORO AL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
La distance entre le ciel et nous, di Vasilis Kekatos

MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA - CORTOMETRAGGIO
Monstruo Dios, di Agustina San Martin
 
CAMERA D'OR ALLA MIGLIORE OPERA PRIMA
Nuestras Madres, di César Diaz
 
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