Berlino, Kevin Macdonald racconta Bob Marley

Kevin Macdonald da sempre divide la sua carriera tra la fiction e il documentario: in passato, ha diretto “L'ultimo re di Scozia” e “State of Play”, ma anche “La morte sospesa” e il documentario premio Oscar “Un giorno a settembre”. Ora torna con “Marley”, un film che si pone come il documentario definitivo sull'iconico musicista reggae Bob Marley, e che il regista ha presentato da poco nella sezione Berlinale Special del Festival di Berlino. Dove ha anche discusso della recente e improvvisa morte di Whitney Houston e della possibilità neanche tanto remota di un biopic: “Probabilmente se ne potrebbe fare un film molto triste, ma non ne so abbastanza su di lei per commentare la faccenda”. A proposito di “Marley”, Macdonald ha dichiarato che lo scopo del suo film è portare la gente ad ascoltare la musica di Bob Marley, comprendendo allo stesso tempo il suo background.

Uno degli undici figli di Bob Marley, Rohan, era presente alla confernza stampa e si è preoccupato di sottolineare come il documentario fosse l'unico modo per rendere giustizia al padre: “Mio padre non era solo un uomo, ma un danzatore dello spirito. Bisogna toccare quella vibrazione e non è qualcosa che si può ottenere recitando”. Ha poi aggiunto, con il sorriso, che solo uno dei suoi figli potrebbe interpretarlo: “Ma nessuno di noi lavora a Hollywood”.

Vi ricordiamo che Film.it è in missione a Berlino per portarvi tutte le notizie, le recensioni e le interviste alle star della Berlinale 2012. Per qualsiasi aggiornamento, vi rimandiamo allo Speciale Festival Internazionale del Film di Berlino e al nostro canale YouTube.

Fonte: The Hollywood Reporter