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Bambini da incubo, i più letali protagonisti dei cult horror

Posseduti e demoniaci, sono spesso loro a terrorizzarci dando corpo ai nostri incubi peggiori...

19.02.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Quel che spaventa davvero di più in un film horror, in genere, è pensare che gli avvenimenti raccontati possano in qualche modo verificarsi. Anche in casa nostra, nella nostra vita, vicino a noi. E il pensiero si fa ancora più agghiacciante quando si suggerisce l'eventualità che il Male di turno possa manifestarsi attraverso elementi a noi cari, persone della nostra famiglia, bambini soprattutto…

Il genere ha da sempre giocato con questa terrificante possibilità, declinandola in vario modo e mostrandoci giovanissimi protagonisti nei ruoli più diversi. Vittime, anche di maledizioni, annunciati anticristi o posseduti, spesso semplicemente malvagi o banalmente incapaci di considerare il valore della vita altrui: gli esempi non mancano, spesso addirittura replicati in più o meno fortunati remake.



Molti continuano a sentire i sudori freddi al pensiero delle gemelline Louise & Lisa Grady di Shining, ma loro come il piccolo Danny sono in realtà vittime e/o testimoni di un orrore più grande di loro. Analogamente anche la povera Emily Rose, protagonista dell'omonimo doloroso 'Esorcismo' del 2005, e forse - per quanto risulti difficile superare l'atavico terrore scatenato dal film di William Friedkin del 1973 - anche la storica Regan MacNeil interpretata da Linda Blair in L'esorcista.

Vittime o strumenti del demonio, che spesso si uniscono, finendo per diventare ancora più letali e inquietanti. Come in Il villaggio dei dannati (nelle due versioni del 1960 e del 1995), nel quale i bambini nati da una gravidanza collettiva sembrano essere impossibili da controllare. Il loro 'esercizio del potere' però è decisamente più cerebrale e organizzato di quello dei piccoli infetti di The Children (2008), del branco di Grano rosso sangue - film del 1984 che diede vita a una cruentissima saga - o del più moderno Them - Loro sono là fuori (2006), che getta una luce preoccupante sulle ombre della nostra società. I meno noti Peopletoys (1974) e lo spagnolo Ma come si può uccidere un bambino? (1976) potrebbero esser inseriti in questa sottocategoria, per il legame che si crea tra i giovani protagonisti e la loro carica sadica e violenta.



Come quelli di Them, anche singolarmente certi bambini cosiddetti 'normali' finiscono per cogliere di sorpresa per crudeltà e fantasia omicida… L'esempio classico è il Macaulay Culkin che minacciava un giovanissimo Elijah Wood in L'innocenza del diavolo del 1993, ma molti altri (pre)adolescenti rientrano tra i soggetti poco raccomandabili che è meglio non incontrare. Dal Ted dello statunitense The Boy del 2015 diretto da Craig Macneill (da non confondere con l'omonimo film di William Brent Bell appena uscito negli Usa e con una strana bambola per protagonista) alla orfanella di Case 39 del 2009.

Su un altro livello il Gage Reed tornato dalla morte in Cimitero vivente (1989), in fondo non colpevole e tutto sommato… nemmeno vivo! O le innocenti - a loro modo - piccole vampire di Lasciami entrare (2008) e del suo remake statunitense Blood Story (2010), moderne schiave di un potere che forse avrebbero preferito non avere, come la Carrie de Lo sguardo di Satana, nelle due versioni del 1976 e del 2013. Tutt'altra storia nel caso di Damien (protagonista della trilogia de Il presagio) e del celeberrimo Rosemary's Baby, anticristi annunciati e venuti sulla Terra per portare la distruzione definitiva.



Difficile considerarli, ma altrettanto impossibile ignorarli, Toshio e Samara sono i rappresentanti più riusciti dell'ondata che va sotto il nome di 'J-Horror'. protagonisti di The grudge e The Ring: più personificazioni di una maledizione senza fine che - ormai - sue vittime impotenti. Difficile comunque definirli "innocenti" (oltre che esseri viventi), come quelli di Zombies - La vendetta degli innocenti (2006), veri e propri fantasmi di bambini-schiavi morti nel 1913 in una miniera determinati ad avere la loro vendetta sui vivi del paese.