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Angelina Jolie contro Vanity Fair: sotto accusa il processo di casting del suo nuovo film

La regista avrebbe regalato e poi requisito del denaro ai bambini cambogiani convocati per selezionare il protagonista di First They Killed My Father

Angelina Jolie

31.07.2017 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Angelina Jolie è ai ferri corti con Vanity Fair, dopo che la rivista ha pubblicato un articolo in cui si sostiene che, durante la ricerca della piccola protagonista di First They Killed My Father, nuovo film da regista della Jolie, sarebbe stato usato un metodo poco ortodosso per i provini. Un metodo che avrebbe incluso regalare denaro ai bambini per poi requisirlo.
 
Prodotto da Netflix, First They Killed My Father è ambientato ed è stato girato in Cambogia. Nell'articolo viene riportata una dichiarazione della Jolie, che spiega come sia stata selezionata la protagonista del film, la giovanissima Sareum Srey Moch. I responsabili del casting avrebbero posizionato del denaro su un tavolo, e permesso ai bambini candidati di prenderlo. In seguito, la regista avrebbe preso da parte i bambini e li avrebbe obbligati a spiegare perché avessero bisogno del denaro. “Moch è stata l'unica a fissare il denaro per un tempo molto lungo – afferma la Jolie nell'articolo – Quando è stata obbligata a restituirlo, è stata sopraffatta dall'emozione”. “Più avanti, quando le abbiamo chiesto a cosa le servisse il denaro, lei ha spiegato che suo nonno era morto e che non avevano abbastanza soldi per un funerale decente”.
 
Ora, però, la Jolie contrattacca, spiegando che queste affermazioni sarebbero state prese fuori contesto e distorte. Nello specifico, la consegna del denaro avrebbe fatto parte della prova di una scena esistente nel film. “Sono sconvolta che un esercizio di improvvisazione, da una scena del film, sia stato riportato come fosse un fatto reale. Suggerire che del vero denaro sia stato strappato a un bambino durante un'audizione è falso e scioccante. Sarei furiosa anch'io se fosse successo”. Il produttore Rithy Panh conferma: “Il casting è stato fatto nella maniera più sensibile possibile”. “Lo scopo del provino era improvvisare con i bambini ed esplorare come si senta un bambino quando viene scoperto a fare qualcosa che non dovrebbe fare”. “I bambini hanno dato tutto nelle loro performance e hanno reso noi della produzione e, penso, tutti in Cambogia, molto fieri”. 
 
Fonte: Variety
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