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All about John

Padre del cinema indipendente americano e delle regole dell'industria hollywoodiana John Cassavetes verrà celebrato al prossimo Festival di Torino con una ricca retrospettiva

John Cassavetes

14.06.2007 - Autore: Adriano Ercolani
   

Per raccontare l’opera di Cassavetes non si può non partire dalla sua vita, che egli ha immesso con tanta forza nella sua arte da diventare un connubio quasi indissolubile: il metodo di lavoro sperimentato e portato avanti con un gruppo di colleghi/amici – attori di razza come Ben Gazzara, Peter Falk e la sua “musa” ispiratrice, la moglie Gena Rowlands – ha avuto come risultato una serie di pellicole in cui la potenza espressiva degli “happening”, delle improvvisazioni controllate su un copione prestabilito, venivano seguite da una messa in scena che ne assecondava la tangibilità, facendosi man mano sempre più stilizzata e preziosa nello sviluppo della forma/immagine. 

       

Per chi come noi ha amato più di tutti un determinato periodo di cinema americano, scrivere di John Cassavetes è un onore, e regala ancora oggi una vaga sensazione di timore reverenziale. Che cosa si può dire ancora su un regista che è riuscito con tale potenza espressiva a far arrivare al pubblico la sua idea di cinema? Il tributo più sincero e veritiero che si può fare alla sua carriera è quello di relegarla definitivamente nella sua giusta posizione, che è assolutamente lontana da quello che troppi ancora oggi credono di lui: John Cassavetes non era un “improvvisatore”. Ogni sua pellicola è il risultato di un enorme sforzo collettivo in cui il gigantesco lavoro sul corpo e sulla fisicità dell’attore, unito alla costruzione precisa della sua psicologia, veniva poi ripreso in un regime di controllo estetico molto accurato, e proprio per questo capace di restituire in tutta la sua vibrante presenza la forza del momento. 

Questa in sintesi l’analisi del cinema immenso di John Cassavetes, a cui il prossimo Festival del cinema di Torino dedicherà un’ampia retrospettiva: miglior modo per celebrare la bellezza e la ricchezza del cinema indipendente americano difficilmente poteva essere trovato.