Si è piazzato settimo al box office, incassando solo 6,3 milioni di dollari nel weekend di uscita in patria, eppure Senza freni (in originale Premium Rush) ha riscosso l'altro tipo di successo, salutato dal pollice in su di gran parte della critica statunitense.
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Roger Ebert assegna al film tre stellette e mezzo (su quattro), scrivendo: “Sono piuttosto stanco degli inseguimenti di routine nei film, ma non c'è nulla di già visto in Senza freni”. Il guru della critica USA conferma che trama e personaggi sono solo un pretesto per il grande spettacolo: “Il film è una produzione sorprendente – scrive sul Chicago Sun-Times – realizzata da un team composto da una dozzina di stuntmen e ancor più effetti speciali digitali. Ed è sempre convicente”.
Utilizzando gli stessi toni di Ebert, Claudia Puig di USA Today sostiene che “la trama è a tratti forzata e piena di buchi. Poco importa, la storia lascia spazio ad azione coraggiosa con tutti quegli inseguimenti”. La Puig paragona alcune sequenze del film all'action tedesco Lola Corre, citando i momenti in cui i ciclisti del Pony Express immaginano soluzioni di itinerario alternative con tutti i possibili scenari. Anche il New York Times alza il pollice nella recensione di Manhola Dargis, che riempie di complimenti il regista David Koepp per aver trovato “l'equilibrio giusto tra serietà di genere e momenti in cui la serietà si abbandona per trasformarla in divertimento”. Nella West Coast, Betsy Sharkey del Los Angeles Times si chiede: “Chi avrebbe mai pensato che un giro in bici poteva essere così emozionante?”. E nota come le scene d'azione siano “originali, esaurienti ed entusiasmanti”.
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Il film ha raccolto anche alcuni pareri negativi, come quello di Mark Feeney che sul Boston Globe scrive: “Senza freni ha tanta energia. Troppa. E finisce che ti stanca”. Gli fa eco Kyle Smith sul New York Post: “Un thriller superficiale che combina immagini spettacolari con una storia forzata”. A calare l'ascia in maniera pesante è Gabe Toro di Idiewire: “C'è qualcosa di rinfrescante nel vedere la gomma delle ruote sull'asfalto della città più grande del mondo, e per un momento ci si dimentica che Senza freni è un prodotto stupido e grosso, finanziato da uno Studio che vuole sfruttare una star”. Toro attacca anche il finale del film: “Puzza di reshoots e presenta una risoluzione disastrosa che ci fa capire che la produzione ha esaurito in fretta soldi e tempo”.
Forse è Peter Howell quello che ha trovato la chiave di volta del film. Nella sua recensione sul Toronto Star avverte i lettori di non prendere il film troppo sul serio: “Meglio stare seduti e godersi una scossa di pura adrenalina”.
Senza freni, in uscita il 29 novembre, è distribuito dalla Warner Bros.
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