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Abbuffata di grandi star

La stagione cinematografica riapre di fatto i battenti con nomi e titoli per tutti i gusti.

Woody Allen con Patricia Clarkson e Evan Rachel Wood

18.09.2009 - Autore: Andrea D'Addio
Woody Allen e Evan Rachel Wood, Steven Soderbergh e Matt Damon, Denzel Washington e John Travolta e poi Hayao Miyazaki, Sergio Castellitto e i migliori registi rumeni. E’ un weekend pieno di glamour e cinema d’autore quello di questa settimana. Il festival di Venezia si è appena concluso, le scuole sono riaperte e la stagione cinematografica mette in vetrina alcuni dei suoi migliori titoli.

Basta che funzioni” è il nuovo lavoro del prolifico genio newyorkese che da tempo ormai, ci regala almeno un film l’anno. Messosi ormai solo dietro la macchina da presa (non lo vediamo da “Scoop”), Woody Allen dirige qui una particolare storia d’amore tra un anziano professore in pensione (Larry David) e una giovanissima ragazza di provincia (Evan Rachel Wood). Non un capolavoro, ma pur sempre un Allen e ciò vuol dire molto al di sopra della media delle commedie che girano normalmente sugli schermi.

The Informant!” è stato già presentato al Festival di Venezia. Era alta l’aspettativa di vedere un Matt Damon terribilmente ingrassato per vestire i veri panni di un ambiguo manager di una multinazionale chimica che denunciò, negli anni ’90, le sleali politiche concorrenziali attuate dalla propria azienda. Purtroppo Steven Soderbergh era dell’umore sbagliato mentre sceglieva e dirigeva la storia (sembra succedergli sempre più spesso), e così ne è uscito un film fiacco che fa sorridere giusto in un paio di momenti. L’impegno di Damon non paga.

Il ritmo adrenalinico di Tony Scott è invece l’anima di “Pelham 1 2 3: Ostaggi in metropolitana”. Denzel Washington e John Travolta si fronteggiano in una rivisitazione più action dell’omonimo libro di Morgan Freedgood, già diventato film nel 1974 (con Walter Matthau). Musica ad alto volume, montaggio supersonico, rallenti, primi piani da videogioco. Come in tutti i film di Tony Scott lo stile ha la meglio sulla storia e su qualsiasi tipo di suspense da giocare, almeno ogni tanto, anche sul silenzio. Il suo modo di girare si ama o si odia. Noi non lo amiamo…

A distanza di più di vent’anni arriva sui nostri schermi “Il mio vicino Totoro”, e cioè la storia di quello strano animale diventato da allora il simbolo dello Studio Ghibli. Il ritardo? C’erano stati problemi di doppiaggio. No, scherziamo. Semplicemente nessuno ha creduto per tutto questo tempo che Hayao Miyazaki meritasse la grande sala anche per i suoi primi film. A rimediare ci sta pensando la Lucky Red che già lo scorso marzo distribuì l’ultimo film del maestro, “Ponyo sulla scogliera”. Speriamo che questa volta il box office sorrida di più a questa operazione che quantomeno aggiunge dignità alle scelte qualitative del nostro sistema distributivo cinematografico.

Tris di donne e abiti nuziali” è passato un po’ in sordina a Venezia dove è stato presentato il penultimo giorno del Festival. Sarà che era anche il giorno di Tom Ford e del suo “A Single Man, ma nessuno sembra essere uscito dalla sale dove era in proiezione commentando grandi cose. A Napoli un ex impiegato delle poste con il vizio del gioco (Sergio Castellitto) si impegna a pagare le spese del matrimonio della figlia. Un po’ denuncia anticamorra, un po’ commedia all’italiana vecchio stile. Sembra nessuno dei due aspetti pienamente riusciti, ma siamo pronti ad essere smentiti.

Dalla Romania arriva invece “Racconti dell’età dell’oro”. Il cinema rumeno, prima con “A est di Bucarest”, poi con “Quattro mesi, tre settimane, due giorni” sta cominciando ad arrivare, con almeno un film l’anno, sui nostri schermi. Anche stavolta il merito è di Cannes che ha selezionato il film in questione nella sezione “Un certain regard”. Gli anni di Ceausescu, soprannominati da lui stesso come quelli “dell’oro”, vengono qui messi alla berlina da una serie di racconti bizzarri che ironizzano su tutti i falsi miti costruiti dalla dittatura. Un film simpatico e malinconico scritto e diretto a più mani. Non avrà il glamour o le star, ma siamo pronti a scommettere che si tratta di uno dei film più interessanti della settimana.

Per saperne di più

Il trailer di Basta che funzioni
Le recensioni americane del film
Il trailer e la recensione di The Informant!
Il trailer e la recensione di Pelham 1 2 3: Ostaggi in metropolitana