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A Lecce con Kusturica

L'autore di "Underground", invitato dal Festival del cinema europeo, ha parlato del suo rapporto con l'Italia e dei suoi prossimi progetti

Emir Kusturica

23.04.2012 - Autore: Guglielmo Maggioni
Ospite d'onore (insieme a Sergio Castellitto) del Festival del cinema europeo, che si è svolto a Lecce dal 17 al 21 aprile, Emir Kusturica ha avuto modo ancora una volta di esprimere il suo debito nei confronti della cultura italiana. Nel nostro paese, ha infatti dichiarato il regista serbo, sente "di tornare alle radici della sua estetica, nel paese dove, a differenza della mia terra, il Rinascimento ha lasciato segni e testimonianze".

All'autore di "Ti ricordi di Dolly Bell" (Leone d'oro a Venezia nel 1981) e "Gatto nero, gatto bianco" è stata dedicata una mostra fotografica e una retrospettiva che ha proposto tra gli altri, la versione integrale (più di cinque ore) di "Underground" (Palma d'Oro a Cannes nel 1995) e Maradona di Kusturica.

Emir Kusturica ha da poco partecipato al film "Words with Gods", un progetto collettivo legato al tema della religione, coordinato dal regista messicano Guillermo Arriaga e che vede la partecipazione di registi come Paolo Sorentino e Mira Nair. L'episodio realizzato da Kusturica, intitolato "Our Life", è incentrato su un monaco ortodosso impegnato nella costruzione di un monastero.

Tramontato "Cool Water", sorta di road movie ambientato tra Gerusalemme e Ramallah, il regista di "La vita è un miracolo" potrebbe invece dedicarsi a due film di cui si parla da tempo: un biopic dedicato a Pancho Villa e un omaggio a  Giuseppe Verdi, di cui l'anno prossimo ricorrerà, tra l'altro, il bicentenario della nascita.