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2012: faccia a faccia con John Cusack

Parla uno degli attori più interessanti del cinema americano. Da eroe romantico a padre in cerca di redenzione nel nuovo film di Roland Emmerich. Lo abbiamo incontrato.

2012 - John Cusack

02.11.2009 - Autore: Pierpaolo Festa
Prima di mostrarvi l'intervista a John Cusack, vi segnaliamo che il nostro speciale 2012 continua con:

In anteprima i primi cinquanta minuti del film

La nostra intervista al regista Roland Emmerich

La nostra intervista all'attore Chiwetel Ejiofor


Molti di voi lo ricordano "armato di stereo" nella celebre scena della serenata in “Non per soldi... ma per amore”, il primo film diretto da Cameron Crowe; altri, invece, s'identificano col personaggio di Rob in “Alta fedeltà”, tipico esempio di maschio bastardo ed egoista che in fondo ha un gran cuore ed impara ad usarlo. Da qualche tempo, invece, John Cusack sembra aver “fatto la pace” con la Hollywood fabbrica soldi (lo abbiamo visto in "La giuria", “1408”) e adesso Roland Emmerich gli affida il ruolo del padre perdigiorno che avrà l'occasione di redimersi agli occhi della sua famiglia.

John Cusack in 2012

In “2012” Cusack interpreta Jackson Curtis, uno scrittore fallito che trova la forza di reagire davanti all'apocalisse: “Questo genere di film sfrutta la profezia dei Maya, per poter raccontare altre storie – afferma l'attore - E per quanto riguarda l'intrattenimento, preferisco film con un messaggio positivo e ottimista che prodotti che mettono in risalto il sadismo”.

Quanto bisogna essere in forma per affrontare il set di Roland Emmerich?
Diciamo che di solito mi tengo in forma comunque. Quindi non è stato proprio uno sforzo per me. Si è trattato, però, di un lungo periodo di riprese: il problema non era cosa fare, ma quante volte ho dovuto farlo. Provate voi a saltare, tuffarvi e correre per 20 volte di fila. Ci sono stati dei giorni in cui ho detto a Roland: “Hey, se lo faccio 20 volte, non potrò camminare domani!”. Mi sono fatto male qualche volta, ma niente di troppo grave. Però potrei dirvi di infiniti modi di rimanere affogato, schiacciato o bruciato sui set di Roland Emmerich!

John Cusack e Woody Harrelson in 2012

Come definirebbe 2012?
È un film d'azione perché le dimensioni sono enormi. Ma mentre il film va avanti, l'audience rimarrà sorpresa di quanto possa essere intimo, nonostante l'apocalisse sullo sfondo. Uno dei temi di questo genere è cercare di capire come rimedierai agli errori che hai fatto e come vivrai il tempo che ti rimane. Questo è il vero scopo, non si tratta di un semplice giocattolone... mi piace definirlo Apocalypse Melodrama.

Crede nella profezia apocalittica dei Maya?
Mi piace pensare che i Maya intendessero soprattutto un cambiamento di coscienza, la fine di un modo di pensare e l'inizio di una nuova era. Penso che sia quello il loro vero messaggio, piuttosto che la fine della Terra, che sarà comunque un processo lento e doloroso, più di quanto pensiamo. E sarà certamente provocata dall'uomo. Non so se il film abbia un intento apertamente spirituale e politico. Comunque era nell'intenzione dei realizzatori includere dei temi populisti, anti-elite, incentrati su una maggiore uguaglianza.

John Cusack in 2012

E se fosse davvero davanti all'apocalisse... cosa salverebbe oltre i suoi cari?
... Vi dico la verità... salverei la musica. Ci sono alcuni dischi che porterei con me... i Clash in primis!

In una delle scene del film, si riferisce al governatore della California definendolo un attore che legge un copione per comunicare col popolo... uno dei temi più cari di Emmerich e la paranoia da cospirazione...e gli inganni dei media.
Vi dico la mia: negli USA non ci rimane molto dei media. A livello politico non esistono quasi per niente, più che altro abbiamo organi di stampa che rappresentano i vari interessi, le varie corporations. Negli ultimi anni abbiamo avuto dei veri giornalisti, ma altri mentono spudoratamente. Non mi  fido affatto dei media tradizionali.

John Cusack nel 1989 in Non per soldi ma per amore

I fan non smettono mai di apprezzare i suoi ruoli romantici. Sullo schermo prima faceva le serenate alle ragazze, poi faceva le compliation per le sue donne e adesso è diventato padre.... Con quali di questi eroi romantici si identifica di più?
Mi è piaciuto molto interpretare tutti questi personaggi, ma non mi piace identificarmi troppo con loro. Tendo sempre a ricordare con piacere i film che hanno avuto una grande reazione nel pubblico e dimenticarmi gli altri film, facendo finta di non averli mai fatti. È come ricordarsi di un sogno che hai fatto mentre avevi la febbre alta: mi ricordo ancora i sentimenti che provavo su quei set! 
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