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15 maggio, o meglio, Angelina Jolie Day.

Giornata di panda e di folla: a Cannes è la volta di Kung Fu Panda, l'animazione DreamWorks che ha chiamato a raccolta, per le voci, Jolie, Hoffman, Jack Black, Lucy Liu, Jackie Chan.

Angelina Jolie Day

16.05.2008 - Autore: Marino Cattaneo
Sotto un cielo variabile e un clima appiccicoso, la giornata del 15 maggio può definirsi in un solo modo: Angelina Jolie Day.

Si è fatto un gran parlare dell’abito da 2000 carati di Alberta Ferretti indossato sul tappeto rosso dalla top model Bar Rafaeli, che sarà messo all’asta nel gala dell’Amfar condotto, come di consueto, da Sharon Stone; dei 40 panda giganteschi che accompagnavano Jack Black ossigenato, ormai entrato completamente nella pelle del panda Po di Kung Fu Panda; delle misure di sicurezza incrementate; dell’arrivo incerto dello scrittore di Gomorra Roberto Saviano.

Angelina ha concentrato su di sé tutte le attenzioni, a partire dall’annuncio ufficiale in conferenza stampa - ma qualcuno non lo sapeva? - anticipato da quel ‘pettegolo’ di Jack Black, che l’attrice partorirà due gemelline e che forse i Brangelina sceglieranno proprio la Francia, guarda il caso, come luogo del lieto evento. Angelina è giunta al photocall vestita con un premaman bianco a disegni, con le braccia tatuate e un’aria sognante e dolce, che ben si addiceva al pancione molto prominente.
Scortata da Dustin Hoffman e Jack Black, due enfants terribles che hanno tenuto banco e sconvolto il protocollo del Festival, intrufolandosi nelle file compatte dei fotografi, la Jolie li ha osservati divertita e serenamente distaccata; così come serena e un po’ stanca è apparsa alla sera, per la cerimonia di gala sul tappeto rosso, accompagnata dal marito Brad Pitt, davvero Venere in verde, i lunghi capelli e il sorriso che incanta.

La stampa, che più volte, in conferenza, si era congratulata per la gravidanza, ha chiesto alla Jolie come concilia il suo impegno sociale con film d’evasione (come Kung Fu Panda e Wanted) e Angelina ha saggiamente risposto “questo è il mio lavoro. Faccio film, sono un’attrice!”, esprimendo poi solidarietà per la popolazione cinese e augurandosi che si sblocchi velocemente la questione degli aiuti ai rifugiati.

Jeffrey Katzenberg, da parte sua, ha detto che Kung Fu Panda è un omaggio alla Cina, “una lettera d’amore di tutti noi a quel paese meraviglioso”.

Se è stata un’impresa partecipare alla proiezione stampa di Kung Fu Panda, così non è stato per i film in concorso della giornata: per Leonera di Pablo Trapero, vicenda di una ragazza madre nell’inferno di una prigione e per Three Monkeys di Nuri Bilge Ceylan, il regista turco premiato con il Premio Fipresci a Cannes 2006 per Iklimler (da noi uscito come Il piacere e l’amore) che racconta, ricorrendo allegoricamente alla leggenda delle tre scimmiette che non vedono, non sentono e non parlano, la disgregazione di una famiglia in seguito a verità taciute, difficili da sopportare in solitudine.