Il Cavaliere Oscuro - Il Ritorno
Terzo ed ultimo capitolo della saga creata e diretta da Christopher Nolan (sceneggiata dal fratello Jonathan Nolan e da David S. Goyer) dedicata all'uomo pipistrello. Dopo aver guadagnato il disprezzo e l'odio degli abitanti di Gotham City per essersi preso il demerito degli omicidi commessi da Harvey Dent, il cavaliere oscuro, dovrÀ vedersela con un nuovo temibile nemico: Bane. Bruce Wayne conosce anche una bellissima ed attraente donna, si tratta di Selina Kyle (Catwoman).
Buchi di trama, una durata oltremodo stancante, un eroe in agonia per tre quarti della storia. Un grande film.
Grande, di certo, nelle ambizioni e nella confezione. È cosÌ che di tanto in tanto ci si ritrova con l'adrenalina a pieno regime nel corso di due ore e quarantaquattro minuti.
Nolan sa bene come provocarla, gli basta piazzare l'eroe e il cattivo
uno davanti all'altro in un primo scontro nelle fogne, oppure far
sbucare improvvisamente uno stormo di pipistrelli che travolge il
protagonista, restituendogli la gloria.
È successo con Inception e si ripete adesso con Batman: il regista confeziona un film troppo ricco di immagini, personaggi e contenuti. Una storia che traballa nel corso di tre atti,
rischiando di sfracellarsi al suolo. Ad ogni modo Nolan contiene i
danni. Come per tutti i suoi film, anche questo lascia addosso delle
sensazioni contraddittorie che combattono ogni forma di entusiasmo
precoce. Eppure lo spettacolo È cosÌ grande che si vorrebbe gridare al
proiezionista di far ripartire il film da capo, immediatamente.
Una delle ragioni È il cast diventato a tutti gli effetti una grande
famiglia sia per il regista che per lo spettatore. Standing ovation per Christian Bale nella performance migliore di tutta la trilogia. Anne Hathaway ha bellezza e talento da vendere, ma in quanto a fascino non c'È storia con Michelle Pfeiffer. I grandi leoni Caine, Freeman e Oldman stanno in disparte piÙ del solito, lasciando spazio alla bellezza immensa di Marion Cotillard, la violenza di Tom Hardy e a Joseph Gordon-Levitt, a cui si vuol bene all'istante. Le musiche di Hans Zimmer,
sempre piÙ complesse e stratosferiche, accompagnano questa esplorazione
delle strade di Gotham City, messa sotto assedio in un modo che farebbe
ingelosire le scimmie spaziali di Tyler Durden.
Nolan carica tutto al massimo, raccontando le diverse vicende di ogni personaggio senza cercare scorciatoie. Continua
a essere in parte regista, in parte prestigiatore, arrampicandosi sugli
specchi con dei numeri che piÙ che lasciare sbalorditi, distraggono lo
spettatore da enormi buchi di trama. Si concentra cosÌ tanto su
ogni dettaglio che piÙ volte perde di vista l'evidente (da qui certe
velocizzazioni narrative ingiustificate). Perde anche l'orologio, non a
caso Il cavaliere oscuro - Il ritorno È il film piÙ pesante dell'intera saga con un secondo atto che soffre
una certa mancanza di ritmo focalizzandosi su un eroe che raggiunge il
fondo. Nel precedente il Joker rubava la scena vincendo su ogni difetto possibile. Il Cavaliere Oscuro - Il ritorno riprende, invece, i toni del primo Batman Begins, quasi fosse il secondo tempo di quel film.
Si arriva alla resa dei conti stremati dalla parabola dell'eroe caduto e
risorto. E si fa il pieno di emozione nel momento della resa dei conti
finale con i poliziotti contro i criminali nelle strade di Gotham City
in una scena che ricorda Gangs of New York. Il
rimorso piÙ grande È che il regista non ha rischiato abbastanza, lui che
È uscito dagli schemi creando il trademark dell'oscuritÀ nei
blockbuster. Da quando ha battuto il primo ciak ci siamo
scervellati cercando di capire come si sarebbe concluso il film, invece
la chiosa arriva senza troppo coraggio attraverso una mezza dozzina di
finali alla Signore degli anelli.
La terza Bat-Storia di Christopher Nolan rappresenta la degna
conclusione di una trilogia ormai incisa a tutti gli effetti nella
cultura pop. Decisamente piÙ emozionante di qualsiasi avventura con
Keanu Reeves vestito da monaco che ci abbiano propinato nell'ultima
decade.
di Pierpaolo Festa