Surveillance

Surveillance - Locandina

Gli agenti federali Elizabeth Anderson e Sam Hallaway devono risolvere il difficile caso di una serie di omicidi commessi da un serial killer. Tre testimoni - un poliziotto esaltato, un drogato fuori di testa e una bambina di otto anni - con le loro deposizioni potrebbero aiutare le indagini ma gli agenti diventano ben presto consapevoli che ognuno di loro potrebbe essere stato condizionato dal criminale e aver quindi raccontato solo menzogne...

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
Surveillance
GENERE
NAZIONE
Germania
REGIA
CAST
DISTRIBUZIONE
CDI
DURATA
98 min.
USCITA CINEMA
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2008
Gradita sorpresa del festival di Sitges per pubblico e critica, il secondo film della Lynch junior e un complesso thriller costruito sotto forma di interrogatorio.
Grazie al racconto separato di tre testimoni ripercorriamo i momenti salienti di un delitto senza movente occorso solo qualche ora prima nella zona.

Su una strada desolata e senza confini stile “The Hitcher - La Lunga Strada Della Paura ” tre vetture incrocieranno il loro destino con quello di due assassini senza scrupoli.
La prima vettura è una pattuglia con due poliziotti stupidi e crudeli, che si divertono a sparare sulle gomme degli automobilisti di passaggio per poi andarli a molestare. Il personaggio del poliziotto “cattivo e senza scrupoli” è caratterizzato alla perfezione, sembra un bambino e come tale spaventa ancora di più per l'incoscienza con la quale provoca e gestisce le situazioni.
La seconda è una coppia di simpatici sbandati che girano apparentemente senza meta sniffando coca tra una canzone e l'altra.
La terza, una famiglia con padrino neoaquisto e tensioni tipiche da vacanze “tutti insieme”. Le tre vetture subiranno gravi perdite.
Nella stazione di polizia capitanata dallo storico Micheal Ironside, due agenti dell'FBI , Julia Ormond e Bill Pullman, cercheranno di ricostruire i fatti. Tutti i personaggi sono legati tra loro da una tensione emozionale intensa e contagiosa. I dialoghi sono brevi e interrotti da silenzi e sguardi che lasciano che dubbi e sospetti si insinuino tra pubblico e personaggi.
L'interrogatorio si svolge contemporaneamente in tre stanze distinte e sarà seguito da Bill Pullman, grazie ad un sistema di videocamere a circuito chiuso.
L'atmosfera generale è condita dall'aperta ostilità (tipica se vogliamo) tra poliziotti di provincia, malvagi ed annoiati e i due federali, considerati come scomodi ospiti.

Jennifer Lynch orchestra sapientemente questo meccanismo intercalando il flashback ai momenti più importanti dell'interrogatorio riuscendo cosi a mantenere sempre alta la tensione e l'interesse.
Tuttavia l'atmosfera sembra essere esageratamente caricata per il reale corso dei fatti e se la caratterizazzione di alcuni personaggi è riuscita non si può dire lo stesso per tutto il reparto.

Lo stile di recitazione inoltre ricorda troppo quello usato dal padre/maestro, qui utilizzato però in un contesto che non lo giustifica del tutto e risulta adirittura irritante durante alcuni passaggi.