Resident Evil: Retribution 3D

Resident Evil: Retribution

Il T-virus mortale della società farmaceutica Umbrella Corporation continua a devastare la Terra, trasformando la popolazione mondiale in legioni di zombie affamati di carne umana. ALICE (Milla Jovovich), l'unica e ultima speranza per la razza umana, si risveglia all'interno della struttura segreta della Umbrella e svolgendo indagini approfondite, scopre alcuni segreti del suo misterioso passato. Senza un rifugio sicuro, Alice continua a cercare i responsabili dell'epidemia; un inseguimento che la condurrà da Tokyo a New York, Washington D.C. e Mosca, un viaggio che culminerà con una sconcertante rivelazione che la costringerà a rimettere in discussione tutte le sue certezze Con l'aiuto di nuovi alleati e vecchi amici, Alice dovrà combattere per sopravvivere abbastanza a lungo da sfuggire ad un mondo sull'orlo dell'oblio. Il conto alla rovescia è iniziato.

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
Resident Evil: Retribution
GENERE
NAZIONE
Stati Uniti
REGIA
CAST
SITO UFFICIALE
DISTRIBUZIONE
Warner Bros
DURATA
95 min.
USCITA CINEMA
28/09/2012
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2012

Scrivere di Resident Evil è come recensire un cinepanettone. Tanto quanto il pubblico di De Sica e co., quello degli appassionati della saga action-horror di Paul W.S. Anderson e Milla Jovovich non sente ragioni ed è mosso da un amore che non nasce dalla passione per il cinema, ma da un mondo parallelo che in questo caso si identifica con quello dei videogame.

La serie cinematografica di Resident Evil nasce nel 2002 con un primo capitolo che, oltre ogni aspettativa, è un onesto prodotto di intrattenimento. Anderson dimostra di avere buone idee, anche se tende a seppellirle con il volume stordente degli effetti sonori, affogandole in un mare di scene d'azione alla Matrix. Dieci anni dopo pensereste che le influenze di Matrix avessero lasciato spazio a nuovi modelli, ma non è così.

Resident Evil: Retribution sembra il risultato dello scontro frontale fra il treno della troupe di Matrix e quello degli autori di one liner anni Ottanta. Lontanissimo è ormai il cinema di zombie di George Romero da cui fu ispirato il videogame originale, mentre Matrix è presente più che mai, nei costumi in latex, nelle coreografie di arti marziali talmente elaborate da sfiorare il ridicolo, nel feticismo per le armi automatiche e nella natura “virtuale” della storia. Anche la dose di one liner è talmente abbondante da sfiorare il ridicolo. La regola numero uno della one liner è che andrebbe pronunciata solamente da una posizione di arrogante superiorità sul nemico. Qui invece è pieno di scene in cui un personaggio la spara grossa, solo per essere smentito pochi secondi dopo.

A pareggiare i conti coi dialoghi ci pensano le classiche belle idee sprecate di Paul W.S.: su tutte, la trovatona di ambientare il film in un complesso di giganteschi laboratori che riproducono i quartieri di Tokyo, New York e Mosca. Anderson adotta ormai senza vergogna la struttura del videogame: ci sono i livelli, i rompicapo da risolvere, i filmati esplicativi, i rifornimenti di armi e munizioni, il mostro finale. E poi c'è la Regina Rossa, l'intelligenza artificiale che controlla il quartier generale dell'Umbrella Corporation e assume il ruolo del computer che sfida il giocatore di turno.

Tutto questo non esclude che Resident Evil: Retribution possa essere divertente. Ma chi si aspetta un “film” nel senso classico del termine farebbe meglio a riguardarsi Casablanca.

Di Marco Triolo