Quel momento imbarazzante

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Tre migliori amici si fanno una promessa: quella di restare tutti single. Hanno infatti timore che le relazioni serie possano annullare le loro personalitÀ e far cambiare il loro rapporto di amicizia. Nel momento in cui meno se lo aspettano perÒ tre ragazze gli faranno cambiare idea.

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
That Awkward Moment
GENERE
NAZIONE
Stati Uniti
REGIA
CAST
DISTRIBUZIONE
Notorious Pictures
DURATA
94 min.
USCITA CINEMA
28/08/2014
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2014
In ogni relazione c'e' un momento di svolta, il crinale tra andare avanti e tornare indietro, o abbandonare: il momento del 'dunque'. Questo il presupposto su cui intendono istruirci Zac Efron e il film intero di Tom Gormican, quarantaquattrenne sceneggiatore e regista esordiente definito dai profili ufficiali come "emergente" e "bravo ragazzo" …e come in procinto di regalarci un adattamento dell'Etichetta di Emily Post, un film alla Ocean's Eleven ambientato a Macau e un'altra commedia, Save the Date. Sara' dall'esperienza personale che viene la voglia di prendere in giro (o giocarci) certi stereotipi, ma dedicare persino un altro film al tema sembra davvero troppo. In fondo, gia' in questo Quel momento imbarazzante sembrava aver esaurito piu' o meno tutto lo 'scibile' del campo e dato colpi a ogni cerchio e/o botte cui si potesse pensare

Quello che all'apparenza sembra un buddy movie per giovanottoni alla moda, avvezzi a calare in formazione da caccia nei locali giusti nelle serate giuste per accalappiare avventure da una notte (o poco piu'), nasconde qualche rivincita, e indubbi momenti di soddisfazione anche per l'altra meta' del cielo. E non solo per la 'Best Shirtless Performance' per cui e' stato premiato Zac Efron agli ultimi MTV Movie Awards (con buona pace della ormai celebre scena al barbeque di Cattivi vicini).

Con lui una doppia coppia di giovani sulla cresta dell'onda, cinematografica e televisiva: Miles Teller(Divergent e molto in arrivo), Michael B. Jordan (Fruitvale Station e, insieme al precedente, Fantastic Four), Imogen Poots (Need for Speed) e Mackenzie Davis (la Cameron Howe di Halt and Catch Fire). Giovanotti superficiali, matrimoni in frantumi, tradimenti ed equivoci, ritorni e abbandoni tra furberie infantili e nostalgia della spensieratezza che fu, o magari desiderio di scoprirsi coinvolti oltre le proprie paure di impegnarsi… i cliche' ci sono tutti, con un buonismo di fondo e qualche linea di moralismo in piu' del necessario forse.

In compenso un intreccio che, pur senza eccellere (soprattutto registicamente), regge sufficientemente dal punto di vista narrativo e fa sorridere in piu' di una occasione. Grazie ai personaggi, semplici e simpatici, costruiti per raccogliere l'empatia dei vari 'tipi' di pubblico, per far gongolare i maschietti piu' testosteronici e per fare contente le giovani pronte a scagliarsi contro i suddetti e insieme sognare l'amore (magari dal bel tenebroso/misterioso di turno) e il lieto fine. Un Sex in the City al maschile, evidentemente, nel quale pero' non si lesinano critiche alle sciocchezze che l'osservanza di certi supposti codici maschili finisce col far compiere.

Ma il condimento di banalita' (non poteva mancare una sezione dedicata all'amicizia tra uomo e donna) ed esiti prevedibili, in fondo, fortunatamente non impedisce di godersi il succedersi di gag che funzionano (su tutte quella di Efron al bagno) e la cornice modaiola, ma non hipster (che per questioni anagrafiche e sociali sarebbe stata inadatta), delle sempre piu' sfruttate location di Soho a New York.

di Mattia Pasquini