Oggi sposi

Oggi Sposi - Locandina

Nicola (Luca Argentero), promettente poliziotto pugliese con un passato da Don Giovanni, ha deciso di mettere la testa a posto e di sposare l'incantevole figlia dell'Ambasciatore indiano (Moran Atias). C'è solo un problema: come farà Sabino (Michele Placido), un contadino alla vecchia maniera, ad accettare che il figlio si sposi con rito Indù? Nel frattempo, Salvatore (Dario Bandiera) e Chiara (Isabella Ragonese), due giovani precari senza una lira e con un figlio in arrivo, mettono a punto un piano per organizzare un matrimonio a costo zero: far imbucare i loro 72 invitati alle nozze dell'avvenente soubrette Sabrina (Gabriella Pession) e di Attilio Panecci (Francesco Montanari), magnate della finanza. Ancora non sanno però che anche qualcun altro ha deciso di "imbucarsi" al matrimonio del secolo... è Fabio Di Caio (Filippo Nigro), PM romano che indaga da tempo sui loschi traffici di Panecci mentre cerca di dissuadere il suo anziano padre dallo sposare la sua nuova fiamma, una massaggiatrice poco più che ventenne (Carolina Crescentini)....

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
Oggi sposi
GENERE
NAZIONE
Italia
REGIA
CAST
DISTRIBUZIONE
Universal Pictures Italia
DURATA
120 min.
USCITA CINEMA
23/10/2009
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2009

Il Festival di Roma apre le sue sale all'anteprima fuori concorso di "Oggi sposi", che a dispetto del poster promozionale, di dubbio gusto, ha sorpreso e divertito il pubblico dell'Auditorium con il suo ritmo serrato e le sue sue gag pulite. Si tratta di una commedia di genere costruita su una struttura episodica corale che raccoglie le storie di quattro coppie osservate nel periodo che separa la decisione di sposarsi e il fatidico "si". Mesi in cui si scatenano isterie familiari, spese scellerate, pressioni sociali e furia organizzativa.

Nicola (Luca Argentero), poliziotto di origini pugliesi decide di lasciarsi alle spalle un passato da conquistatore e farsi impalmare con rito indù dalla bella compagna (Moran Atias), figlia di un ambasciatore indiano. Perché tutto fili liscio però deve mettere d'accordo suo padre, un contadino rozzo interpretato da un Michele Placido mai così simpatico, e il suocero, entrambi intenzionati a far prevalere la propria cultura.

Chiara (Isabella Ragonese) e Salvatore (Dario Bandiera, "Italians") decidono invece di convolare a nozze quando scoprono che è in arrivo un figlio. La loro condizione di precari però, unita all'angoscia di un banchetto per la numerosa famiglia del sud che li crede benestanti, li spinge ad arrangiare uno scriteriato matrimonio "riciclato". Il piano, strategico, prevede che i due si imbuchino con tutti gli invitati alla festa di un altro matrimonio, quello di Sabrina (Gabriella Pession, "L'uomo perfetto"), soubrette televisiva platinata, nevrotica e superficiale il cui unico obiettivo è finire in copertina, e del suo Attilio (Francesco Montanari, l'ex Libano della serie "Romanzo Criminale"), finanziere arrogante e cialtrone coinvolto in truffe e traffici illegali.

E proprio sulle losche attività di quest'ultimo sta indagando il PM Fabio (Filippo Nigro), un uomo grigio, disadattato e goffo che contemporaneamente cerca di impedire il quarto matrimonio, quello tra suo padre (Renato Pozzetto) e una giovanissima massaggiatrice (Carolina Crescentini) a caccia di dote.

Le vicende si intrecciano in un vortice scatenato di equivoci e battute - non tutte riuscite - che, grazie anche a trucchi e parrucchi molto accentuati, collocano la rappresentazione sempre sopra le righe. La messa in scena ha infatti un tocco spagnolo nei suoi colori kitsch. Questa caricatura ridicola ha il suo effetto umoristico e rifugge la presunzione di descrivere la realtà, adottando maschere che consentono comunque di puntare dritto a molti vizi della società.

Il cast, che conta anche su Lunetta Savino, Francesco Pannofino e Hassani Shapi, funziona perchè gli attori, ben diretti dal giovane Luca Lucini ("Solo un padre"), indovinano i tempi della commedia brillante e alimentano ritmo e allegria destinati al grande pubblico. Non siamo certo tornati a Monicelli, ma "Oggi sposi", pur trovando la sua forma nella macchietta elementare e nel clichè, va a pescare nella tradizione della commedia all'italiana e, al netto di volgarità e grossolanerie, si presenta come una gradevole alternativa allo strapotere dei cine-panettoni.

Il film, prodotto dalla Cattleya, verrà distribuito in più di 400 copie da venerdì 23 ottobre.