La principessa e il ranocchio

La principessa e il ranocchio

Il principe Naveen arriva a New Orleans in cerca di jazz, ma capita nelle mani del cattivo Dr. Facilier, uno stregone voodoo che lo tramuta in un ranocchio. L'unico modo per tornare umano è quello di essere baciato da una principessa. La principessa di New Orleans è Tiana, la quale però è abbastanza riluttante a baciare anfibi. Quando alla fine si decide, anche lei viene tramutata in rana. In queste sembianze sono costretti a vivere nella palude, dove incontreranno altri strani personaggi, come l'alligatore Louis, che suona la tromba, e la lucciola Ray...

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
The Princess and the Frog
GENERE
NAZIONE
Stati Uniti
REGIA
CAST
DISTRIBUZIONE
Walt Disney Pictures
DURATA
97 min.
USCITA CINEMA
18/12/2009
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2009
di Adriano Ercolani
 
Dopo anni di capolavori targati Pixar, dopo l'esplosione dell'animazione realizzata al computer ed adesso del 3-D, la Disney sceglie di tornare all'antico e ripropone un lungometraggio che torna all'antico (passateci il termine improprio) e regala al pubblico lo spettacolo ancora del tutto affascinante della bidimensionalità.
 
John Musker e Ron Clements, artefici in passato della "rinascita" della Disney con "La Sirenetta" e "Aladdin", tornano a dirigere questo nuovo capitolo Disney con la scioltezza e l'inventiva che ha contraddistinto i loro migliori lavori. La forza de "La principessa e il ranocchio" sta nell'essere perfettamente "classica" nel senso buono del termine, ed al tempo stesso assolutamente moderna nella costruzione dei ritmi narrativi e delle sottotrame per nulla scontate, al contrario capaci di parlare al pubblico più giovane proponendogli tematiche "adulte" seppur in maniera lucidissima.
 
Insomma, il ritorno al 2D di questa nuova produzione targata Disney non significa assolutamente un passo indietro rispetto ad esempio ai più recenti capolavori Pixar, ma arriva al contrario a dimostrare che una convivenza tra i due modi di intendere l'animazione è più che possibile, anzi auspicabile. Quando dietro a qualsiasi tipo di prodotto c'è creatività, inventiva, poggiate sulle basi solide di una buona sceneggiatura, ecco che il modus operandi è importante ma non fondamentale.
 
Ne "La principessa e il ranocchio" ad esempio lo script permette ai magnifici personaggi di contorno di non svilupparsi in superficie come semplici macchiette, ma include ognuno di loro nei vari snodi narrativi che puntellano l'evolversi della trama. Ed ecco allora che figure divertentissime come la svampita Charlotte, il coccodrillo Louis o la lucciola Raymond diventano veri e propri caratteristi di supporto, oltre che protagonisti di gags impagabili.
 
Per l'animazione durante le feste natalizie del 2009 "La principessa e il ranocchio" è sicuramente il film da non perdere, elegante nella sua estetica vagamente retrò (o siamo noi che non eravamo più abituati a vedere un classico film Disney al cinema?) e contemporaneo nei temi trattati e nel ritmo scatenato con cui gli eventi vengono raccontati. Un film intenso e fragoroso, che segna il ritorno in grande stile della Disney al cinema che l'ha resa la grande creatrice di sogni che ancora oggi è con pieno merito.