Drive Angry

Drive Angry - Locandina

Un road movie in 3D. Nicolas Cage ? un padre in cerca di vendetta. Spinto dalla rabbia, insegue le persone che hanno ucciso sua figlia e rapito il suo bambino. Il salvataggio finisce fuori controllo, mentre l'inseguimento diventa ad ogni miglio sempre pi? sanguinolento, lasciando corpi sparsi lungo l'autostrada.

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
Drive Angry
GENERE
NAZIONE
Stati Uniti
REGIA
CAST
USCITA CINEMA
08/04/2011
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2011

Facciamo una premessa: se vi aspettate di andare a vedere un film d'azione alla "Transformers", con effetti speciali e robottoni e nessuno che si fa male, siete fuori strada. "Drive Angry" è tutta un'altra pasta, perché ispirato a un cinema lontano, ai b-movies degli anni Settanta, fatti di automobili, ragazze discinte e antieroi crudeli e bastardi quanto i cattivi. Film tendenzialmente privi di morale, ma con un'etica di fondo tutta loro. Cinema exploitation puro, quindi, di cui Nicolas Cage, per merito anche della tributaria del governo federale degli Stati Uniti, è ormai leader incontrastato.

Qui il premio Oscar per "Via da Las Vegas" (ricordiamolo ogni tanto, via) è John Milton (guarda caso, come l'autore del Paradiso Perduto), un ex bandito che fugge dall'Inferno per vendicare sua figlia e salvare la nenonata nipotina da un sacrificio umano che il leader di una setta satanica vuole perpetrare per far arrivare Satana sulla Terra. Ad aiutare Milton nell'impresa troviamo una procace bionda, tosta e appassionata di metallo veloce, ovvero Amber Heard, da poco vista in "The Ward" di John Carpenter.

Patrick Lussier, regista di "Drive Angry", girato oltretutto con un buon 3D, utilizzato in maniera efficace e divertente, non vuole dare adito a fraintendimenti e imposta il film sin dalla prima scena in maniera molto precisa, deliziando lo spettatore con spettacolari inseguimenti d'auto, cruente sparatorie ed esplosioni fragorose. Tutto molto politicamente scorretto, con parolacce, scene di sesso, nudi integrali e situazioni sopra le righe, questo prodotto, nella sua assoluta follia anticommerciale e nelle sue non poche derive trash, finisce con l'essere una delle opere più libere del panorama cinematografico recente, paragonabile al "Machete" di Robert Rodriguez (qui la recensione). L'importante è prepararsi alla visione senza pregiudizi, pronti solo a essere travolti da una serie di immagini dal montaggio serratissimo che raccontano situazioni ovviamente, e per fortuna, senza senso.

In questo vero e proprio tripudio audiovisivo, Nicolas Cage offre l'ennesima interpretazione alimentare, a cui riesce a dare però un'ironia molto maggiore rispetto alle sue ultime uscite, Amber Heard è di una bellezza disarmante, ma soprattutto davvero eccezionale è l'interpretazione di William Fichtner nei panni del Contabile, demoniaco e serafico personaggio per cui auspichiamo un sequel a questa follia cinematografica senza capo né coda, se non addirittura uno spin off tutto suo.

di Alessandro De Simone