Colpo di fulmine - Il mago della truffa

Colpo di fulmine

La vera storia di Steven Jay Russell, un falsario che riuscÌ ad evadere di prigione solo per poter raggiungere l'ex compagno di cella, di cui era perdutamente innamorato.

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
I Love You Phillip Morris
GENERE
NAZIONE
Stati Uniti
REGIA
CAST
DISTRIBUZIONE
Lucky Red
DURATA
102 min.
USCITA CINEMA
02/04/2010
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2009

di Ilaria Mainardi



Presentato Fuori Concorso al Sundance Film Festival ed all'interno della rassegna Quinzaine des RÉalisateurs del Festival di Cannes 2009, “I Love You Phillip Morris”, tradotto (per paura di strali censori?) con il poco azzeccato “Colpo di fulmine – Il mago della truffa”,
È un'atipica commedia carceraria che sembra fare da contraltare, per
leggerezza di stile e briositÀ espressiva, alla solenne imponenza de “Il profeta” di Jacques Audiard, in concorso lo stesso anno.



Ewan McGregor e Jim Carrey in Colpo di fulmine



La storia, ispirata ad una vicenda reale, È quella di Steven Russell,
gay non dichiarato, con moglie biondissima e figlia piccola,
gratificante lavoro in polizia ed abitudini religiose da perfetto
americano. In seguito ad un grave incidente stradale, decide di
cambiare vita per assecondare i propri reali desideri. Comincia cosÌ il
suo tourbillon sentimentale e criminale, un susseguirsi, senza
soluzione di continuitÀ, di truffe geniali, rocambolesche evasioni e
promesse d'amore eterno per il bel Phillip Morris (un Ewan McGregor a tinte tenui, perfettamente in parte), in carcere pure lui per un reato di poco conto.



Rodrigo Santoro e Jim Carrey in Colpo di fulmine



Quello diretto da John Requa e Glenn Ficarra (giÀ sceneggiatori di “Babbo bastardo”) È un film difficilmente etichettabile ed assimilabile all'interno di un genere preciso,
sfuggente, letteralmente, proprio come il suo protagonista. Scherza con
gli stereotipi (l'America bigotta ai tempi di Reagan, l'omosessuale
spendaccione e frivolo, il secondino corrotto, l'avvocato scaltro e
truffaldino ecc.) e, un momento prima di cadere nella trappola
dell'ovvio, vira abilmente - per eccesso o per difetto - verso una
direzione imprevedibile
. Come se quei clichÉ si dissolvessero, ogni volta, nella maschera e nel corpo dinoccolato da Landru non violento di Steven Russell,
mattatore dentro e fuori dalla finzione cinematografica. Assecondato da
una regia intelligentemente trasparente e da una ricerca minuziosa sui
costumi (sono di David C. Robinson, giÀ costumista per “Donnie Brasco" e “Vi presento Joe Black”), Jim Carrey giganteggia nell'ennesimo ruolo memorabile della sua carriera.



Jim Carrey e Ewan McGregor innamorati in Colpo di fulmine



Colpo di fulmine – Il mago della truffa
ci mostra i mille volti e le mille identitÀ di un solo uomo che,
apparente paradosso, si sdoppia (e triplica o piÙ, all'occorrenza) per
affermare l'essenza di ciÒ che È. Non È affatto un caso, fra l'altro,
che la storia principale si dipani a partire dagli anni Ottanta dei Top Gun
palestrati e del (presunto ed effimero) benessere economico. Nella
societÀ reaganiana dell'immagine, “essere” ingloba “apparire”. E
l'apparenza finisce per sovrastare l'essenza e divenire il solo metro
di giudizio di ciÒ che si È. Non importa quante personalitÀ Steven sia
in grado di assumere su di sÉ, purchÉ sappia rappresentarle.



Jim Carrey in Colpo di fulmine



Solo l'amore romantico - e con punte di struggente intensitÀ - per il
compagno di cella Phillip È in grado di svelare, in un modo
intelligente e sarcastico, il caleidoscopio esistenziale del
protagonista, un trasformista in nome di qualcosa di autentico. Fino
alla prossima fuga, naturalmente…