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"Quando la notte" non convince...

Venezia 68, è il giorno della Comencini

Venezia 68, Cristina Comencini

07.09.2011 - Autore: Arianna Curcio
Non convince “Quando la notte” di Cristina Comencini. Il secondo film italiano in Concorso al Festival di Venezia delude le aspettative di quanti, tra gli addetti ai lavori, attendevano un’opera all’altezza di “La bestia nel cuore” che fruttò la Coppa Volpi alla protagonista Giovanna Mezzogiorno prima e la nomination all’Oscar della pellicola poi. Peccato, perché il lavoro della regista figlia di cotanto padre, è stato tutt’altro che semplice: sette mesi di riprese tra Macugnaga e il Monte Moro, via vai tra i rifugi del luogo colpito dal gelo e spostamenti continui. La storia è quella tratta dall’omonimo romanzo della regista, e come fu per la “Bestia nel cuore”, anche questa volta siamo di fronte allo stravolgimento del linguaggio del libro. L’adattamento affrontato con Doriana Leondeff parte da un’opera assolutamente anticinematografica: Manfred e Marina (alias Filippo Timi e Claudia Pandolfi), hanno vite completamente diverse, ma una notte sarà svelato un segreto che unirà profondamente le anime di questi due personaggi, il tutto condito da continui flashback e poco linguaggio parlato. Sarà forse per la complicata lavorazione, o per la difficoltà nel trasportare sullo schermo un romanzo basato su due monologhi interiori, ma “Quando la notte” non ottiene favore dalla stampa. Vedremo cosa ne penseranno i giurati.
 
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