Venezia 67: Machete, da galeotto a icona

Venezia accoglie a braccia aperte “Machete”, il nuovo film di Robert Rodriguez che ha già suscitato reazioni positive da parte dei giornalisti che l'hanno già visto. Noi abbiamo assistito alla conferenza stampa con Rodriguez, Jessica Alba e soprattutto lui, il signor Machete in persona, Danny Trejo. “E' un personaggio su cui ho iniziato a lavorare già quando stavo girando 'Desperado' – rivela il regista – Danny era perfetto per interpretarlo: di solito gli attori interpretano i duri, lui invece è un duro per davvero”. “Adoro Machete – gli fa eco Trejo – perché è un tipo incorruttibile che non si tira indietro. In ogni film di Rodriguez il mio personaggio si chiama come un coltello: Navajas, Cuchillo, Razor Charlie. Ora sono stato promosso a un coltello più grosso”. E conclude: “Mi sento incredibilmente fortunato ad aver incontrato Robert. Grazie a lui sono passato da ex-con ad icon [da ex-galeotto a icona]”.

A chi gli chiede se “Machete” sia stato ispirato alle recenti polemiche sul problema dell'immigrazione clandestina in USA, Rodriguez risponde: “Il film è stato girato un anno fa, ma il problema esiste da sempre, e il governo non ha mai fatto niente per risolverlo. Il fatto che proprio adesso sian tornato a galla non fa che rendere il mio film più attuale”. Rodriguez non manca di vantarsi per aver inventato un nuovo genere: “Sono cresciuto con la blaxploitation, ma nessuno aveva mai realizzato un film di mexploitation”. Una grande inventiva, forse merito del cappello da cowboy che il regista non si sfila mai. “Le idee buone stanno tutte lì, e così non possono scappare!”.  Per saperne di più Machete - Il photocall da Venezia