Trent'anni di carriera alle spalle fanno di Thomas Cruise Mapother IV una delle forze più considerevoli di Hollywood: per anni e anni, Cruise è stato un vero sex symbol, anche se negli ultimi tempi la sua immagine è stata incrinata da alcuni episodi personali bizzarri e dalla sua storica affiliazione con la controversa setta di Scientology. Ultimamente, sta cercando di recuperare in simpatia, grazie al suo ruolo in “Tropic Thunder” e all'imminente “Innocenti bugie”. Noi celebriamo il mito-Cruise con una Top Five decisamente atipica: siamo andati a scovare i cinque ruoli che la star ha quasi accettato. Là fuori, c'è un universo parallelo in cui Tom ha interpretato “Matrix” e “Iron Man”. Facciamo dunque un salto “over there”, come direbbero i protagonisti di “Fringe”, e andiamo a esplorarlo...
“Matrix”
Ok, guardiamoci in faccia e diciamoci la verità: se Tom Cruise avesse soffiato a Keanu Reeves il ruolo di Neo, “Matrix” si sarebbe trasformato in un gigantesco spottone di Scientology. Ogni inezia sarebbe diventata una metafora del culto di Ron Hubbard, e alla fine sulle copertine dei Dianetics che cercano sempre di rifilarvi nella piazza sotto casa avreste visto Cruise con addosso un giaccone di pelle nera, mentre sciorinava frasi tipo “L' autodeterminazione è la condizione di decidere la proprie azioni”. Siamo grati ai Wachowski per aver evitato quel proiettile. E poi, immaginate la delusione di Cruise nello scoprire che non avrebbe potuto girare i suoi stunt: “Ciao, Larry e Andy, sono mesi che mi alleno venticinque ore al giorno per la scena in cui devo reggere l'elicottero! E' un po' pazzeriella, ma non vedo l'ora!”. “Ehm, Tom, non sappiamo come dirtelo... ma abbiamo, sai, pensato di farla al computer”. “Siete licenziati!”.

“Giorni contati”
Tom Cruise contro il Diavolo. Fermatevi un attimo ad incamerare questo concetto. Quando uscì “Giorni contati”, fece un minimo di sensazione perché mostrava un lato di Arnold Schwarzenegger mai visto: meno eroe d'azione dalla battuta facile e più anti-eroe disperato senza più nulla da perdere. Ma, se al suo posto ci fosse stato Tom, che diavolo (gioco di parole voluto) ci saremmo dovuti aspettare? Cioè, pensate a Tom Cruise in mezzo a cavalieri vaticani, poliziotti satanisti e profezie millenaristiche, in fuga per le strade di New York per proteggere una ragazza destinata a dare alla luce l'Anticristo! Di certo, avrebbe dovuto sfoggiare il suo sorriso più convincente per avere la meglio su Gabriel Byrne nei panni di Satana: un sorriso così luminoso (a prova di mentadent) da riflettere la luce di Dio su tutti gli infedeli e vincere così la sfida. E poi, immaginate il dolore alle mascelle quando Tom – al posto di Schwarzy – avrebbe sfracellato la vecchia pelata indemoniata nel tavolino di vetro. La storia del cinema in trenta secondi.

“Nemico pubblico”
Agente di Tom Cruise: “Ehi, Tom, devi decidere tra Stanley Kubrick e Tony Scott. Prenditi il tempo che ti serve”. Tom Cruise: “Maddeché?”. Ecco come dev'essere andata più o meno quando Cruise è stato “costretto” a mollare “Nemico pubblico” per “Eyes Wide Shut”. Will Smith ha colto la palla al balzo e ha fatto un altro passo verso lo stardom, combattendo i satelliti cattivi insieme a Gene Hackman. Cruise da parte sua ha girato scene bollenti con l'allora "signora Cruise" e ha partecipato a un'orgia apocalittica. Chiamalo scemo. Eppure vedere Cruise e Hackman spalla a spalla dopo "Il socio" non sarebbe stato male. Anni dopo, anche Tom ha avuto la sua occasione di fuggire dal Grande Fratello in “Minority Report”. Mentre Will ancora non ha partecipato a un'orgia (a parte quel rave party con gli zombie a cui si è presentato con un cane). Alla fine, indovinate chi ha vinto?

“Iron Man”
La lavorazione del film di “Iron Man” è stata molto più lunga di quanto si pensi, e addirittura Cruise aveva espresso interesse nel produrre e interpretare il film nel 1998. Come sarebbe stato il film se lo avessero realizzato nel '98 con Tom nella parte di Tony Stark? Beh, è dura immaginarlo, soprattutto dopo che Robert Downey Jr. ha convinto il mondo intero di essere nato per la parte. Una cosa è certa: zeppe. Già, zeppe. Ok, a guardare bene, non è che Downey sia tanto più alto (1,74 contro 1,70), ma quei quattro centimetri a volte si fanno sentire e di certo Tom avrebbe preteso di guadagnarli. Anzi, di superarli! Guardando il lato positivo, ci saremmo goduti un mondo a vedere Cruise recitare per due ore con un paio di baffetti da sparviero. E magari, chissà, Nicole Kidman avrebbe potuto interpretare Pepper Potts, o la Vedova Nera. E che ne dite del compare di Scientology John Travolta nei panni del cattivo? Tutto in famiglia!

“Salt”
Tra tutti i progetti sopra menzionati, questo è senz'altro il più bizzarro, perché come sappiamo alla fine la parte della spia Salt è andata ad Angelina Jolie. Inizialmente, avrebbe dovuto interpretarla Tom Cruise, che però si è tirato indietro perché il personaggio gli ricordava troppo il suo Ethan Hunt. Pare che Cruise abbia chiesto agli sceneggiatori di rielaborare un pochino Salt per renderlo abbastanza peculiare da essere interessante. HAH! Sembra che l'abbiano preso eccessivamente alla lettera: “Ehi, Tom, volevo parlarti un secondo di Salt. Credo che abbiamo trovato il modo per renderlo originale quanto basta”. “Benone. Quando cominciamo?”. “Beh, ecco, vedi... ci sarebbe un problemino...”.
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