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LA TIGRE E IL DRAGONE

"La tigre e il dragone"

Tigre e dragone

14.04.2003 - Autore: Adriano Ercolani
Difficile non sbilanciarsi sul valore assoluto di questo magnifico film. Sotto certi punti di vista è addirittura unoperazione totalmente innovativa; il regista, infatti, riesce a sintetizzare tutto il cinema dazione di Hong Kong, portandolo al massimo livello spettacolare (ma è forse più corretto parlare di immaginario, non soltanto di spettacolo), lo mescola con leleganza visiva e lintrospezione del miglior cinema orientale, e confeziona un prodotto visivamente straordinario, attento anche alla possibilità di unesportazione nei mercati occidentali; non è un caso che negli Stati Uniti La Tigre e il Dragone stia facendo registrare incassi vertiginosi (per un film straniero, ovviamente). Senza volerci soffermare per una volta su ovvietà come la bellezza della storia, la bravura degli attori, la trama avvincente, vogliamo cercare di spiegare perché si tratta di un film innovativo: le varie scene di duello rompono definitivamente qualsiasi legame con la verosimiglianza, e si trasformano in danza suadente, in un volo vero e proprio. Finora nessuno aveva intenzionalmente trasformato lazione in qualcosa daltro; e non stiamo parlando semplicemente di magnifiche coreografie, ma di un totale intervento di re-invenzione dello scontro secondo leggi non più fisiche, ma puramente visive. Quando i personaggi si mettono a correre sui muri, a volare per decine di metri, o a reggersi come uccelli sopra esili steli di piante, non è il realismo dellatto a risentirne, tuttaltro: si tratta di fantasia, di leggenda finalmente liberata dalle catene della realtà, e presentata secondo la propria natura immaginifica. In questo senso le scene di scontro, e con esse tutto il progetto di Lee, superano notevolmente quelle dei migliori film di maestri orientali come John Woo. Se Woo ci ha fatto stringere lo stomaco con le sue danze pagane, Ang Lee va oltre la mera rappresentazione, e mette in scena il mito, riuscendo clamorosamente nellintento di adattarvi alla perfezione il materiale filmico. Si tratta veramente di una nuova interpretazione del film di arti marziali, cui non è servito neppure limpiego di effetti speciali estremamente raffinati: in questo caso è stata lidea, prima ancora che limmagine, ad averci regalato delle emozioni.  
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