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Precious: la cruda realtà conquista l'Academy

Tra i candidati di ferro di questa edizione 2010 degli Academy Awards, c'è un film indipendente che ha già commosso Cannes e il Sundance: "Precious", una dura storia di strada diretta da Lee Daniels.

Precious - Gabourey Sidibe

01.03.2010 - Autore: Marco Triolo
Una pioggia di nomination e premi (BAFTA, Screen Actor Guild, Toronto Film Festival) ha accolto la venuta di “Precious: Based on the Novel ‘Push’ by Sapphire”, film di Lee Daniels che ora è candidato a ben sei premi Oscar. Un fenomeno cinematografico e culturale da 10 milioni di dollari, che ne ha già incassati cinque volte tanti e si appresta a rimanere per sempre inciso nella memoria del cinema americano di inizio millennio. Vediamolo più da vicino.

Mariah Carey e Gabourey Sidibe in Precious

Presentato inizialmente al Festival di Cannes e al Sundance nel 2009, “Precious” è, come lo stesso titolo rivela, tratto dal romanzo “Push”, cruda storia di strada scritta dall’autrice californiana Sapphire. La trama del film riprende quella del libro: protagonista è Claireece Precious Jones (l’esordiente Gabourey Sidibe), obesa e analfabeta sedicenne di colore di Harlem, oggetto degli abusi psicologici e sessuali dei genitori. Dal padre ha già avuto un figlio, un bambino con la sindrome di down allevato da sua nonna, e ne sta aspettando un altro. Aiutata da un’insegnante (Paula Patton), da un’assistente sociale (Mariah Carey) e da un infermiere (Lenny Kravitz), Precious saprà staccarsi dalla madre (Mo ‘Nique) e intraprendere una propria vita che forse le riserva un briciolo di possibilità.

Mo'nique in Precious

La durezza del racconto, e la commistione di disperazione e speranza, sono un cocktail che ha garantito l’attenzione della stampa specializzata e dell’Academy. Certo è un’arma a doppio taglio, perché si rischia sempre di realizzare pellicole inutilmente provocatorie che finiscono per non dire nulla di vero o sentito. Un problema che pare essere stato accuratamente evitato dal regista, viste anche le recensioni entusiastiche che ne hanno accompagnato il cammino in USA. Addirittura, dopo aver visionato il film al Sundance, il regista/produttore Tyler Perry e la presentatrice Oprah Winfrey hanno deciso di sostenere economicamente il film, affinché ottenesse una distribuzione degna.

Paula Patton, Will Smith e Gabourey Sidibe alla première di Precious

Un dato interessante, visto che Perry e la Winfrey sono tra i più illustri nomi della comunità afro-americana, è che Precious” non è certo un film che illustra positivamente il ghetto nero di Harlem. Lo stesso Daniels ha ammesso una certa preoccupazione, prima della proiezione a Cannes, perché non voleva “sfruttare la gente di colore” e soprattutto non era sicuro che fosse giusto mostrare quel mondo a un pubblico di bianchi. Preoccupazioni che però lasciano il tempo che trovano, data la natura universale del personaggio di Precious: “Penso che tutti conosciamo qualcuno come Precious – ha dichiarato la protagonista Gabby SidibeCredo che tutti primo o poi siamo stati ignorati, e abbiamo cercato sostegno dove non potevamo trovarlo”. Per Sapphire, capire il personaggio di Precious è stata la chiave di volta del romanzo: “La prima stesura era soffocata dalla mia mano pesante nel descrivere politica, razzismo, classismo. E finalmente, dopo cento pagine, arriva questa ragazzina che bussa alla mia porta. Più aprivo la porta, più il romanzo diventava la sua storia, e tutte le tematiche prendevano vita in lei: invece di colpire la gente in testa, ne toccava il cuore”.

Gabourey Sidibe in Precious

Le nomination di “Precious” sono: attrice protagonista (Gabourey Sidibe), attrice non protagonista (Mo ‘Nique, già premiata ai Golden Globe), regia (Lee Daniels), montaggio (Joe Klotz), miglior film e miglior sceneggiatura (Geoffrey Fletcher). La concorrenza quest’anno è spietata, ma siamo sicuri che per “Precious” uno spazio ci sarà. Quanto grande, lo scopriremo solo tra una settimana.

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