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"Princesa"

"Princesa"

princesa

31.05.2001 - Autore: Adriano Ercolani
  Il film inizia su di un treno, che sta attraversando il confine per entrare in Italia. La polizia sta controllando i passaporti dei viaggiatori; quando arriva ad una bella ragazza di colore, il poliziotti si accorge che il passaporto testimonia che si tratta di un uomo. Portata al comando di polizia, il transessuale Fernanda (Ingrid de Souza) deve immediatamente subire i ricatti sessuali dellispettore. Riuscita comunque ad entrare nel nostro paese, la ragazza arriva a Milano, dove viene ospitata in una squallida camera dalbergo dallamica Charlo (Biba Lerhue), transessuale come lei. Proprio lamica introduce Princesa (questo il soprannome di Fernanda) a Karin (Lulu Pecorari), che gestisce un giro notturno di prostitute in una piazza della città. La ragazza inizia a lavorare allora nella piazza, dove circolano una serie di clienti che costituiscono un sicuro e prosperoso reddito. Tra loro cè anche chi, come Fabrizio (Mauro Pirovano), cerca più compagnia e confoerto che sesso a pagamento. In poco tempo dunque Princesa diventa la prostituta più richiesta, ed inizia a guadagnare una discreta quantità di denaro. La protettrice Karin poi, donna ferrea ma umana, la prende in simpatia, fino ad offrirle di andare ad abitare con lei. Anche se titubante, Fernanda accetta, abbandonando la cattiva compagnia di Charlo. I problemi per Princesa iniziano quando fa amicizia con Gianni (Cesare Bocci), cliente prima riluttante ma poi sempre più attaccato alla ragazza, tanto da innamorarsene. I due allora vanno a vivere felici insieme, e per il primo periodo tutto va bene: Fernanda si sta preparando ad affrontare loperazione che la farà diventare definitivamente donna, mentre Gianni (che ha lasciato la moglie) è completamente innamorato di lei. Pian piano però Princesa inizia ad essere insoddisfatta della sua esistenza, e non più tanto sicura di volersi operare. Quando perciò si presenta a casa Lidia (Alessandra Acciai), moglie di Gianni, e confessa di essere incinta del marito, Fernanda abbandona le sue illusioni di poter condurre una vita normale; decide di tornare da Karin , chiederle perdono e tornare a lavorare sulla strada.     Il giudizio Il film evita la facile drammaticità del tema trattato, in favore di un realismo piuttosto convincente. Purtroppo invece a non convincere è la caratterizzazione psicologica degli attori, che sono decisamente poco approfondite. Ne escono fuori delle figure che agiscono ma non giustificano le proprie azioni, almeno non fino in fondo, e questo è un difetto non da poco per una pellicola del genere.     Il commento Co-produzione italo-franco-tedesca, questo Princesa di Henrique Goldman è stato presentato allultimo Sundance Festival di Robert Redford. La pellicola è tratta dal romanzo omonimo, scritto da Fernanda Farias de Albuquerque e Maurizio Jannelli. Raffigurazione piuttosto credibile e drammatica della vita dei transessuali in Italia, il film ha il grosso difetto di perdere di vista una precisa caratterizzazione dei personaggi nella parte finale, lasciando che i momenti più melodrammatici della vicenda prendano il sopravvento sulle motivazioni psicologiche che portano ad essi. Ed ecco perciò che figure come quella di Gianni sono purtroppo poco credibili nella loro pochezza drammatica, non aiutata certo da uninterpretazione di Bocci sempre perplessa e con gli occhi sbarrati. Anche il personaggio principale di Fernanda, ben interpretato da Ingrid de Souza, compie un cammino fisico e morale che in realtà non viene giustificato del tutto dagli eventi, e ciò fa in modo che la sua vicenda alla lunga possa venire recepita dallo spettatore come qualcosa di poco logico o coerente. Non avendo letto il libro, non possiamo sapere quanto la sceneggiatura si sia attenuta al testo: rimane comunque una pecca dello script non aver saputo dotare i rispettivi ruoli di unoriginalità di fondo, o quanto meno di profondità drammatica. Peccato, perché per il resto lopera è diretta da Goldman con mano piuttosto sicura, anche nel prediligere una rappresentazione realistica ma non del tutto sconsolata del mondo della prostituzione transessuale nelle metropoli del nostro paese.  
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