NOTIZIE

Nowhere

Esordio alla regia dello scrittore cileno Luis Sepulveda, il film è tratto da un racconto che lo stesso autore ha inserito nella sua raccolta "Incontro d'amore in un paese di guerra".

Nowhere

14.04.2003 - Autore: Adriano Ercolani
(Italia-Spagna-Argentina, 2002) Di Luis Sepùlveda; con Harvey Keitel, Jorge Perugorria, Luigi Maria Burruano, Leo Sbaraglia, Andrea Prodan, Angela Molina.   La storia si svolge in un paese non specificato del centro America, in cui vige la dittatura militare. Per dare esempio di efficienza nella lotta contro i sovversivi, il generale capo ordina allesercito di arrestare e deportare cinque persone: lo studente Paolo (Leo Sbaraglia), il cuoco omosessuale Aurelio (Daniel Fanego), il professore di storia Rodrigo (Andrea Prodan), loperaio Pedro (Jorge Perugorria) ed il barbiere Salomon (Luigi Maria Burruano). Dopo giorni di atroce prigionia e di viaggio su di un treno scassato, i rapiti finiscono in un piccolo campo militare in mezzo al deserto, dove i militari alla fine mostrano di essere allo stesso tempo esseri umani caritatevoli e spietati aguzzini. In loro aiuto si prepara però ad agire un piccolo manipolo di rivoltosi, capitanati da un americano che si fa chiamare Gringo (Harvey Keitel). Alla fine il confine tra la brutalità dei militari e la loro stessa umanità verrà sempre di più ad assottigliarsi, lasciando spazio anche alla compassione ed alla fratellanza. Esordio alla regia dello scrittore cileno Luis Sepulveda, il film è tratto da un racconto che lo stesso autore ha inserito nella sua raccolta Incontro damore in un paese di guerra. Essendo unopera prima, Nowhere soffre a livello cinematografico di tutti i difetti di chi si trova a maneggiare per la prima volta un mezzo di comunicazione che non gli è proprio: la regia di Sepulveda è infatti piuttosto calligrafica, e il ritmo del film non acquista mai incisività. Non aiuta poi la costruzione della sceneggiatura, che risente dellinesperienza dellautore, e lascia troppo spazio a scene di unesagerata retorica, in cui gli attori tirano fuori monologhi declamatori che sembrano decisamente fuori luogo. Anche la storia, che vorrebbe essere a tratti una sorta di poetica metafora, all fine mantiene sempre un certo sapore di già visto, e quasi mai possiede il colpo dala giusto per emozionare lo spettatore. Leccessivo desiderio di fare un film contro, unopera a tesi che porti avanti la sua battaglia, ha spinto i realizzatori ad eccedere in momenti enfatici e perciò tanto meno incisivi. Anche gli attori poi non recitano con la dovuta partecipazione, a partire dallimbolsito e stralunato Harvey Keitel, e da una Angela Molina che sembra perennemente distratta. Gli unici a salvarsi in mezzo ad una serie di grigie interpretazioni sono i sempre bravi Jorge Perugorria e Luigi Maria Burruano. Nowhere alla fine rimane una pellicola piena di ottime intenzioni, ma incapace di esprimerle compiutamente a causa di una produzione che appare troppo affrettata, e soprattutto di un autore-regista acerbo e forse troppo coinvolto dal progetto stesso. Un film bello da immaginare, ma purtroppo mancato nella sua realizzazione.  
FILM E PERSONE