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Momenti di gloria: Richard Jenkins

Più di ottanta film in quasi 30 anni di carriera. Lo abbiamo visto ovunque tra grande e piccolo schermo e finalmente adesso è arrivata la sua grande occasione. Il suo nome e Richard Jenkins, protagonista dell'ottimo "L'ospite inatteso".

Momenti di gloria: Richard Jenkins IMG

09.12.2008 - Autore: Pierpaolo Festa
Tutti pazzi per Mary”, “L’uomo che non c’era”, “Shall We Dance?”, “North Country”, fino al recentissimo “Burn After Reading – A prova di spia”.  Sullo schermo è stato uno psichiatra, un investigatore privato, poliziotto, vicino di casa, prete e proprietario di una palestra di ‘matti’. Ma è stato grazie al piccolo schermo che ha ottenuto il vero successo. Il nome Nathaniel Fisher vi dice qualcosa?? Proprio così, era il pater familias dei beccamorti di “Six Feet Under”, il primo personaggio che nella serie incontrava la morte, ma che sarebbe tornato davanti agli occhi dei figli come un fantasma in tantissimi episodi. Per ben 30 anni Richard Jenkins è stato ‘relegato’ a ruoli di secondo piano… una carriera che gli ha permesso di diventare un caratterista perfetto.

Era il 1984 quando cominciò a fare l’attore di professione, adesso, dopo 24 anni l’attore ha un film tutto suo, un dramma toccante interamente costruito sulla sua figura. S’intitola “L’ospite inatteso” (The Visitor) ed è la storia di Walter Vale, un professore universitario la cui moglie è morta di recente. Tornato nel suo vecchio appartamento a New York scopre che il locale è stato abitato da una coppia di immigrati clandestini: il musicista siriano Tarek (Haaz Sleiman) e la sua ragazza del Senegal (Danai Gurira). Superate le prime incomprensioni, tra i tre nascerà una grande amicizia. Tarek insegnerà a Walter a suonare il tamburo e il professore scoprirà che forse qualcosa dentro di lui voleva da tempo scatenarsi. Il tutto è ambientato nell’America post-11 settembre, dove tutti hanno paura dell’estraneo. Uscito lo scorso venerdì, “L’ospite inatteso” è stato salutato come un ottimo film indipendente che potrebbe anche ritrovarsi in corsa per i prossimi Oscar. C’è perfino chi lo ha definito “il primo film dell’era Obama”.

Questa è una storia di cambiamenti e rinnovo interamente retta dalla grandissima performance di Jenkins. Ed è proprio lui al centro delle “chiacchiere da Oscar”. Riuscirà ad entrare nella cinquina dei migliori attori? Dovrà vedersela con Brad Pitt, Mickey Rourke, Frank Langella e Leonardo DiCaprio. A proposito di questa sua prima esperienza da protagonista assoluto, Jenkins ha dichiarato: “Sono un attore con cui il pubblico non ha familiarità, pur avendomi visto tante volte. Vado bene per la parte del pesce fuor d'acqua. Ma questa volta sul set mi capitava di dire alla troupe: “adesso me ne torno nella mia roulotte. E loro mi dicevano: “No, no, sei anche nella prossima scena”. È stata una di quelle cose che non avrei mai immaginato di avere l’opportunità di vivere. Ho aspettato tutta la mia carriera per provare una cosa simile”.

Nell’augurarci che “L’ospite inatteso” dia a questo straordinario attore la possibilità di rimanere in ruoli di primo piano, vi ricordiamo che la pellicola è attualmente nelle sale italiane, distribuita dalla Bolero Film. Al momento Richard Jenkins ha ben quattro film in lavorazione. Il suo ultimissimo progetto si chiama “Dear John” ed è tratto da un romanzo di Nicholas Meyer, specialista del genere sentimentale (ha già scritto “Le parole che non ti ho detto” e l'imminente "Come un uragano").  
 

 

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