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"La follia di Henry"

"La follia di Henry"

la follia di henry

04.06.2001 - Autore: Adriano Ercolani
Simon (Jmes Urbaniak) è un ragazzo particolarmente frustrato e taciturno. Lavora come netturbino, e vive ancora con la disinibita sorella Fay (Parker Posey) e la madre Mary (Maria Porter), signora perennemente depressa. Un bel giorno in città arriva Henry Fool (Thomas Jay Ryan), stravagante filosofo vagabondo dal passato oscuro, che fa immediatamente amicizia con Simon. Pian piano il ragazzo inizia, grazie agli insegnamenti dello scaltro Henry, a sciogliersi con sé stesso e con le persone che lo circondano. Assecondato nella sua vena creativa, compone una poesia lunga quanto un libro, che viene salutata dallamico come un capolavoro. Intanto Henry, eterno pasticcione, sempre nei guai e senza un soldo, dispensa a tutti la sua filosofia di vita e compie azioni non sempre moralmente convenienti. La poesia di Simon intanto inizia a fare il giro delle scuole e dei vari editori cittadini, e sempre viene disprezzata e criticata. La madre del giovane, dopo averla letta, si suicida tagliandosi le vene dei polsi, lasciando i figli nella profonda costernazione. Dopo la tragedia, Henry convince Fay a pubblicare lopera su internet, e lampia diffusione scatena un grande scalpore. Ecco che allora un editore che precedentemente aveva cacciato Simon, adesso gli propone un ricco contratto editoriale. Simon firma il contratto e diventa ricco, abbandonando però lamico Henry, che intanto si è sposato con Fay dopo averla messa incinta. Passano gli anni, e Simon è diventato ormai un poeta di fama mondiale, tanto da arrivare a vincere il premio Nobel. Henry invece lavora adesso come netturbino, e vive con la moglie e con il figlioletto Ned (Liam Aiken). Quando accidentalmente luomo uccide un suo vicino, dopo averlo sorpreso a pestare la m9oglie ed abusare della figliastra, ecco che Simon torna a farsi vivo per aiutare il vecchio amico diventato suo cognato...     Il giudizio Uno dei migliori film di Hal Hartley, questo Henry Fool (titolo originale) premiato per la miglior sceneggiatura a Cannes 98. La storia è decisamente convincente e molto coinvolgente nello sviluppo delle personalità dei vari protagonisti. Durante il film si alternano momenti davvero divertenti con altri più intimisti e commoventi. Gli attori sono tutti encomiabili, a cominciare dai due protagonisti maschili. Ottime le musiche, mentre la sceneggiatura perde qualche colpo nel finale, recuperando però grazie ad un epilogo che lascia con le lacrime pronte a sgorgare copiose.     Il commento Arrivato sui nostri schermi con più di tre anni di ritardo (il film infatti è del 1997), La Follia di Henry si presenta come una delle pellicole più interessanti ed originali di questo ultimo scorcio di stagione. Il bravo regista Hal Hartley, una sorta di icona contemporanea del cinema americano indipendente, dirige un film godibilissimo, sempre in perfetto equilibrio tra la commedia e la parabola filosofica ed intimista. La regia sceglie come matrice portante il più radicale minimalismo (caratteristica dellautore) e lascia completo spazio agli attori, tutti bravissimi, ed allo sviluppo della storia, molto coerente soprattutto nella prima parte. Volendo trovare a tutti i costi un difetto alla pellicola, possiamo riscontrarlo nel calo di tensione narrativa ed emotiva degli ultimi ventitrenta minuti, riscattati però da un finale molto commovente ed azzeccato. Tornando alla performance dei caratteristi, vogliamo sottolineare listrionismo di Parker Posey e la gigioneria di Thomas Jay Ryan; il migliore però ci è parso James Urbaniak, che ci regala un protagonista sempre perplesso ed indeciso, molto divertente e convincente allo stesso tempo. La parabola esistenziale di questo impacciato netturbino, che scopre le proprie potenzialità grazie ad un losco amico, è assolutamente ben gestita dalla performance del finora semi-sconosciuto attore. Aggiungiamo poi i complimenti alla magnifica colonna sonora del film, con brani musicali davvero toccanti. In conclusione dunque unopera molto intelligente e riuscita, che sarebbe stato davvero un peccato non riuscire a vedere sui nostri schermi, in estate così avari di buon cinema...  
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