I manifestanti, appartenenti al partito Hindu di destra Vishwa Hindu Parishad, lamentavano la presenza di bandiere pakistane su suolo indiano, date le tensioni tra i due paesi. Il set è stato infatti costruito per simulare il Pakistan, con tanto di cartelli stradali in Urdu e comparse vestite con gli abiti tradizionali. Le proteste sono state un imbarazzo per l'industria cinematografica indiana, che da tempo incoraggia le produzioni internazionali: “Impedendo le riprese, queste persone non si rendono conto che stanno solo danneggiando l'economia locale”, ha dichiarato il produttore indiano Anurag Kashyap.

La lavorazione continua, comunque, e c'è anche la possibilità che presto si torni in Giordania. D'altro canto, sembra che la decisione di spostarsi in India non abbia a che vedere con la sicurezza: la Giordania è un alleato degli Stati Uniti, e pare che la scelta sia stata presa solo per motivi creati, ovvero i set indiani erano semplicemente migliori. “Parte del cast e della troupe rimane qui in Giordania per organizzare le riprese, il resto tornerà”, ha detto un membro della Royal Film Commission della Giordania.
Il film, previsto per il 19 dicembre, è interpretato, tra gli altri, da Joel Edgerton, Tom Hardy, Idris Elba, Jennifer Ehle, Jessica Chastain, Mark Strong e Guy Pearce.
Fonte: The Hollywood Reporter