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Hannah Montana & Mr.Hide

Tra film e serie Tv, la Walt Disney riesce periodicamente a lanciare sul mercato giovani star capaci di trainare qualsiasi prodotto di consumo. Una politica apparentemente perfetta che non ammette bravate nelle vite private dei suoi protagonisti.

Hannah Montana & Mr.Hide

30.04.2009 - Autore: Andrea D'Addio
Yu ora non c'è più e invece Creamy ci sei tu. Se babbo, mamma e Toshio, lo san che Yu sono proprio io” cantava la sigla di “L’ incantevole Creamy” celebre cartone giapponese degli anni ’80 che spopolò anche sulle reti locali italiane portando ogni pomeriggio migliaia di ragazzini davanti al televisore.



Lo stesso tipo di pubblico che forse oggi segue le avventure di “Hannah Montana”, famosa sit-com americana dal target di audience preadolescenziale ora approdata al cinema e che ricalca, grosso modo, le avventure della protagonista del cartone succitato. Chissà, probabilmente la piccola star Miley Cyrus, l’attrice che interpreta “Hanna Montana” neanche sa dell’esistenza di “L’incantevole Creamy”, ma qualcuno tra gli autori del suo programma senza dubbio sì. Creamy Mami è il nome d’arte scelto da una ragazzina nipponica (Yu) per la sua carriera di cantante con milioni di fan al seguito. Nessuno sa della sua doppia identità. Stessa cosa accade per Hannah Montana, pseudonimo scelto da Miley Stewart, giovanissima studente americana che quasi ogni sera si esibisce davanti al suo fedele pubblico. Anche in questo caso, il segreto delle due vite è la leva narrativa del racconto.



Plagio? Si potrebbe dire probabile. Certo è che la Disney -  seppur abbia perduto il monopolio del mercato del cinema d’animazione, ormai sempre più aperto e vario - ha trovato nelle serie televisive trasmesse da Disney Channel un punto di partenza straordinario per attivare un merchandising che non sembra avere confini. I ritmi e l’approccio sono più che mai quello di una fabbrica. Poco spazio all’improvvisazione, tutto sembra sempre seguire un percorso preciso e vincente. E se le storie non sono originali, non è questo il problema. Il pubblico, che oggi ha dagli otto ai quattordici anni, non era neanche nato ai tempi di “L’incantevole Creamy”.



Elemento fondamentale per la creazione di un prodotto di successo è la scelta dell’attrice (o, in alcuni sparuti casi, degli attori). Deve essere carina, ma non appariscente. Visino pulito, ma comunque sbarazzino. Apparenza da brava ragazza, tanto almeno da potersi mettere con il più bello della scuola senza che nessuno storca il naso, ma allo stesso tempo lo deve superare in personalità. E poi c’è quel quid che la rende diversa da tutte le altre: può essere una spiccata simpatia, un’arguta intelligenza, o più probabilmente, un particolare talento.

Le ultime star uscite dalla fabbrica Disney lasciano chiaramente intendere che ora la qualità imprescindibile per un’aspirante piccola star sia il saper cantare. La Miley Cyrus di “Hannah Montana”, la Vanessa Hudgens dei tre “High School Musical”, la Adrienne Bailon di “Le Cheetah girls” così come i tre fratelli Jonas (con all’attivo il film “Camp Rock”) hanno tutti inciso almeno un album (vendutissimo).



I film o le serie che li vedono protagonisti diventano così una vetrina per poi realizzare tour di concerti da tutto esaurito, firmare linee giovanili di moda, lanciare trend di costume sempre molto mirati e, di riflesso, seguiti da tanti ragazzini. Agli occhi de genitori dei baby spettatori non c’è nulla di male: il cavallo di troia spinto negli occhi dei loro figli rappresenta modelli positivi, giovani che vanno bene a scuola, vogliono bene alla famiglia e che, invece di passare ore davanti ad un computer, preferiscono giocare con gli amici o cantare. Se proprio ogni generazione deve avere i propri idoli, perché scartare questi ragazzini perfetti dalle camerette dei propri pargoli?



Il discorso cambia se le attrici in questione cominciano ad uscire dall’immagine costruita attorno a loro. Lo scorso anno Vanessa Hudgens, anno 1989, rischiò di vedere troncato il contratto con la Diseny a causa di foto osé che la ritraevano in atteggiamenti ambigui con delle sue amiche. Poco dopo fu la volta della più grande (classe 1983) Adrienne Bailon, che ebbe la sfortuna di essere derubata del Pc all’aeroporto. Dentro, e subito messe online, i ladri trovarono scatti più che mai provocanti che fecero il giro del mondo. Persino Miley Cyrus ha dovuto subire l’ammonimento della casa di Topolino per essere stata modella della celebre fotografa Anne Leibovitz che ha avuto l’ardire di ritrarla con una spallina scoperta. Certo è che per tutte queste ragazze la vita sembra un po’ diversa da quella dei loro personaggi. E, se si dovesse vedere chi le ha precedute, viene un po’ da preoccuparsi.

“Fabbricate” con lo stesso stampino in passato ci furono Britney Spears e Lindsay Lohan, due delle ragazze più paparazzate dagli obiettivi delle fotocamere segnaletiche.

Hannah Montana – Il film” arriva oggi sugli schermi italiani, distribuito dalla Walt Disney Pictures.

Per saperne di più
Leggete la nostra intervista a Miley Cyrus
Guardate il trailer del film

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