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L'Anonima Emotivi di Jean-Pierre Améris

Il regista parla della sua commedia sull'universo degli iper-emotivi, che ha raccontato nella commedia "Emotivi anonimi"

Emotivi anonimi - Benoit Poelvoorde e Isabelle Carré

19.12.2011 - Autore: Marco Triolo
Quella degli “Emotivi anonimi” è un'organizzazione che esiste davvero, e nasce da un programma ideato in USA nel 1971 e trapiantato in Europa nel 1979. Si tratta di associazioni ispirate agli “Alcolisti anonimi”, in cui persone affette da iper-emotività possono confrontarsi con altri che hanno lo stesso problema, e tentare di risolvere i propri. Lo spunto perfetto per una commedia, secondo il regista di “Emotivi anonimi”, Jean-Pierre Améris, perché “gli iper-emotivi sono talmente pronti a tutto pur di evitare ciò che fa loro paura, che finiscono col ritrovarsi in situazioni complicatissime e davvero grottesche”.

Il film prende dunque spunto da situazioni e problemi reali per raccontare una tenera storia d'amore: protagonisti sono Jean-René, proprietario di una fabbrica di cioccolata, e Angélique, cioccolataia di talento, incapaci di confessarsi i propri sentimenti reciproci. La loro cronica timidezza minaccia di allontanarli, ma alla fine troveranno la fiducia in se stessi necessaria per mettersi in gioco.

Il film è in parte autobiografico – confessa Améris – infatti per un lungo periodo ho frequentato le riunioni di un’associazione analoga, che avevo scoperto attraverso un giornale. La cosa bella delle riunioni è che ti rendi conto di non essere solo: come te ci sono tante altre persone che temono lo sguardo degli altri, e durante questi incontri si rideva e ci si dava consigli. Ridere è sempre positivo a livello terapeutico”. E quale migliore terapia per esorcizzare le paure, se non girare un film? “E’ stato un processo lento, un desiderio che è cresciuto in me nel corso del tempo. C’è una domanda che mi ha sempre tormentato: di cosa abbiamo paura nella vita? Di una punizione, del ridicolo, del fallimento, dell’opinione degli altri? Tutti ci portiamo dentro il rimpianto di non aver tentato qualcosa, e spesso è stupido. Bisogna lanciarsi, non aver paura di fallire, non temere di andare fino in fondo”. Ecco dunque la scelta di girare una commedia: “Avevo voglia di raccontare una storia su questo genere di paure, ma con leggerezza, in modo da infondere fiducia in coloro che, a diversi livelli, si riconosceranno nelle sofferenze dei protagonisti”.

La scelta dei due protagonisti, Isabelle Carré e Benoît Poelvoorde, è venuta di conseguenza: “Con Isabelle avevo già fatto un film e ho scritto la sceneggiatura pensando a lei, basandomi sulla sua personalità, perché lei nella vita reale è molto simile al personaggio di Angélique; del resto è tipico degli attori essere così emotivi. Invece non conoscevo Benoît, però l’avevo visto in molti film comici e sentivo che poteva essere adatto al ruolo; e mi ha preso come punto di riferimento per immedesimarsi in Jean-René”.

Emotivi anonimi”, in uscita il 23 dicembre, è distribuito in Italia da Lucky Red. Per saperne di più, guardate il trailer.