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'Campioni di razza'

'Campioni di razza'

campioni di razza

14.04.2003 - Autore: Adriano Ercolani
La struttura del film è costruita come una sorta di documentario che segue le vicende di alcune persone impegnate nel portare i propri cani a partecipare al grande concorso canino che si tiene a Philadelphia ogni anno, il celeberrimo Best in Show. Cè Harlan Pepper (Christopher Guest), proprietario di un negozio di pesca che parla con il suo bracco Hubert; ci sono i due avvocati yuppie Meg (Parker Posey) e Hamilton Swan (Michael Hitchcock), che sfogano tutte le proprie ansie e nevrosi sulla loro weimaraner, Beatrice. Una coppia ben assortita è invece quella composta da Gerry Fleck (Eugene Levy) e la moglie Cookie (Katherine OHara), donna dal passato burrascoso e pieno zeppo di amanti; i due vogliono partecipare con il loro piccolo terrier Winky. Altra coppia felicemente legata è quella dei due omosessuali Scott Donlan (Patrick Cranshaw) ed il compagno Stefan Vanderhoof (Michael McKean), che concorrono con il loro shin-tzu, Miss Agnes. E alla fine vi sono la ricca Sherri Ann Cabot (Jennifer Coolidge), moglie di un vecchio miliardario e proprietaria del barboncino due volte vincitore Rapsodia in Bianco, insieme alladdestratrice Christy Cummings (Jane Lynch). Tra litigi, incomprensioni, nevrosi di ogni tipo, e scene di vita piuttosto bizzarre e divertenti, la storia seguirà questi personaggi nel loro viaggio verso Philadelphia, fino ad arrivare al concorso ed a giungere alla vittoria finale.   Il commento Scegliendo una struttura narrativa polifonica, che rimanda direttamente ai grandi affreschi sullAmerica di Robert Altman e di altri grandi autori, Christopher Guest ci regala una commedia molto caustica, piuttosto spiritosa, addirittura esilarante quando segue le vicende della coppia Eugene Levy (co-sceneggiatore insieme a Guest) e Katherine OHara; molti momenti della pellicola risultano poi impregnati di un forte senso di acidità e di sarcasmo nel dipingere la vita della provincia americana, tanto da rendere alcune scene dense di un macabro umorismo nero. Anche la scelta di girare il film usando quasi costantemente la camera a mano, contribuisce a dare alloperazione una parvenza di realismo piuttosto accentuata, che rende ancora più divertenti, e allo stesso tempo disturbanti, alcune situazioni. Purtroppo alcuni personaggi risultano un po troppo stereotipati, ed alla fine diventano più delle macchiette che delle persone vere e proprie in cui potersi immedesimare, anche in senso negativo: la coppia di yuppie composta da Parker Posey e Michael Hitchcock risulta troppo esagerata nelle proprie idiosincrasie per risultare credibile; molto più azzeccato ci è apparso il personaggio solo ed emarginato di Harlan Pepper, interpretato dallo stesso regista. Concludiamo col voler sottolineare la grande bravura di commedianti attori come Eugene Levy, caratterista forse troppo sottovalutato mai pienamente utilizzato dal cinema americano, e della sempre efficace Katherine OHara, che ricordiamo con piacere fin dai tempi di Beetlejiuce.   In sintesi Piuttosto azzeccata sia nella sceneggiatura che nella confezione, questa commedia si propone come unopera caustica e corrosiva, intenta soprattutto a delineare i difetti e le nevrosi della provincia americana. Gli attori sono tutti molto divertenti, in particolare la coppia Eugene Levy-Katherine OHara. Non tutti i personaggi sono sempre credibili, ma il risultato finale è comunque decisamente spiritoso.   Il giudizio Amara, sarcastica, esilarante rappresentazione della povertà umana ed intellettuale del cittadino di provincia statunitense. Le scelte registiche sono originali, e gli attori convincono in pieno. Una maggiore veridicità della sceneggiatura nel delineare i personaggi non avrebbe guastato. Comunque ci si diverte, ed in modo intelligente.      
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