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Eroe ed amico fedele: Intervista a Viggo Mortensen

In "Appaloosa" l'attore torna a lavorare con Ed Harris dopo il capolavoro "A History of Violence". Ci ha parlato della sua passione per la recitazione, del suo rapporto col regista e del suo possibile ritorno ne "Lo Hobbit".

Appaloosa Viggo Mortensen

14.01.2009 - Autore: Pierpaolo Festa
Se siete lo sceriffo di una cittadina infestata dai delinquenti pronti a far fuoco, assicuratevi di avere lui a proteggervi le spalle. Stiamo parlando di Viggo Mortensen, attore trasformista e artista a tutto tondo che in “Appaloosa” affianca Ed Harris nella sua battaglia contro Jeremy Irons, aiutandolo anche sul fronte sentimentale con Renèe Zellweger.

Buongiorno Viggo, ci può raccontare questo suo rapporto artistico con Ed Harris?

Per me è stata una grandissima soddisfazione. Avevamo già lavorato insieme in "A History of Violence" e ci eravamo piaciuti subito. Mi ha dato il libro e mi ha detto come voleva fare il film. Era una storia intereressantissima. Quando mi ha detto che lo avrebbe diretto, mi sono fidato subito… sapevo quali erano le sue capacità e la sua cura per i dettagli di una storia. Lo avevo già visto nel bellissimo "Pollock".

Ha accettato il ruolo proprio perché era un western?
No, la storia mi ha conquistato subito. Ma lo avrei fatto anche se non fosse stato ambientato a quell’epoca. Questa amicizia tra i due uomini mi ha catturato. Mi piacciono le storie che raccontano come cambiano le cose quando si presentano ostacoli e difficoltà e i protagonisti devono affrontare la situazione. La cosa straordinaria è che si tratta di un western e sembra un film ad alto budget… in realtà la produzione era come quella di un piccolo film indipendente.

Lei è molto conosciuto per essere un vero attore di metodo. Come ha preparato questo ruolo?

Ho esaminato attentamente dipinti e foto dell’epoca, guardando attentamente immagini di uomini, donne e soldati della Guerra civile e focalizzandomi sui particolari e sui costumi. È stato un processo molto interessante.

Dopo aver preparato i personaggi ed averli interpretati, le capita mai di rivedersi sullo schermo e di pensare: “Avrei potuto fare questa cosa meglio”?
Ma certamente, mi capita sempre. E' una cosa naturale per me. Non avrebbe senso se non mantenessi la mia voglia artistica sempre viva.

Presto il regista Guillermo del Toro girerà "Lo Hobbit" tratto da Tolkien, un progetto che il suo amico Peter Jackson produrrà e supervisionerà. Si dice che anche lei sia stato coinvolto: la rivedremo nei panni di Aragorn? Le manca quel personaggio?
È stato bellissimo interpretarlo, e lo rifarei. Come sapete Aragorn non è presente ne “Lo Hobbit”. Ma a quanto pare vogliono fare due film. Il primo sarà direttamente tratto dal romanzo e col secondo vogliono collegarsi alla “Compagnia dell’anello”, raccontando le appendici del libro. E se mi chiamassero, io accetterei subito. Del resto non voglio che qualcun altro prenda il mio ruolo… d’altra parte devono sbrigarsi, io ho appena compiuto cinquant’anni!

Ci parli del suo rapporto con David Cronenberg. Avete realizzato insieme due film straordinari. Siete rimasti in contatto?
Certo, David è un amico. E spero vivamente di poter tornare a lavorare con lui molto presto e di fare un terzo film insieme. Ho saputo che qui a Roma è stata organizzata una mostra sui suoi film. Spero di andarla a vedere…

"Appaloosa" arriverà nei cinema dal 16 gennaio, distribuito da 01 Distribution.

Per saperne di più
Leggete la nostra intervista al regista Ed Harris e la recensione del film
Guardate il trailer del film


 

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