Come nota Leah Zak di ThePlaylist: “La pellicola è interpretata da caratteristi pieni di talento e perfino i non protagonisti sono in gran forma. Le giovani star (molti al loro debutto) reggono bene l'intero film e le dinamiche tra il loro personaggi sono vincenti: Elle Fanning e Joel Courtney in pole position. Il susseguirsi di creazioni digitali di Abrams culmina in una rivelazione spaventosa che vi farà saltare dalle vostre poltrone, nel momento in cui viene mostrata interamente la creatura che minaccia la città. E sì, sebbene si trattasse di una creazione digitale (riuscirà mai la tecnologia a raggiungere un punto in cui le immagini digitali non potranno più essere distinte da quelle reali?), siamo comunque saltati dalla poltrona. Più volte. ‘Super 8’ è un’aggiunzione perfetta al genere dei blockbuster estivi”.
Le fa eco Drew McWeeny di HitFix: “In un’epoca in cui il costo dei film estivi si aggira intorno ai duecento milioni di dollari, e si ha la sensazione che ogni nuova pellicola sia focalizzata soprattutto sulla spettacolarità, è bello vedere una storia che sembra in un certo senso ‘ridotta’ e che pone in primis l’attenzione sui personaggi. La cosa più riuscita del film è senza dubbio l’amicizia tra i ragazzini e il loro amore per il cinema”.
Katey Rich scrive su CinemaBlend: “E’ tempo di abbassare le vostre aspettative per ‘Super 8’. Di certo dopo mesi di discussioni su come J.J. Abrams avrebbe perfettamente resuscitato lo spirito dei film di Spielberg come ‘E.T.’ e ‘Incontri ravvicinati del terzo tipo’, era piuttosto difficile avere aspettative più alte – ma alla fine questo film è realizzato da un essere umano e non da uno spirito arrivato per richiamare la vostra infanzia, giusto? ‘Super 8’ è superiore al 90% dei blockbuster hollywoodiani, da questo punto di vista è un buon film d’intrattenimento che a volte riesce a essere toccante e originale, ma non è perfetto. Volevo rimanere davvero sorpresa, credetemi, ma ha molti dei problemi che anche ‘Star Trek’ di Abrams presentava, senza azione costante e humour pronti a coprirli”.
Si esalta, invece, Brad Miska di BloodyDisgusting: “Una lettera d’amore per i film di Spielberg prodotta dallo stesso regista con la sua Amblin Entertainment – questo rende ‘Super 8’ un vero film spielberghiano. Durante i titoli di coda ogni cellula del mio corpo era confusa, arrabbiata e perfino un po’ triste. Tutto ciò che c’è di grandioso in un’esperienza cinematografica, ‘Super 8’ ce l’ha! È un film che non si preoccupa della creatura o degli effetti speciali non più di quanto abbia a cuore i suoi protagonisti. ‘Super 8’ rappresenta veramente l’inizio e la fine dei blockbuster estivi. Questo film è il summer blockbuster del 1986! Se fosse stato distribuito negli anni Ottanta, sarebbe stato l’unico titolo per cui la gente avrebbe fatto la fila. Ecco dunque l’aspetto più doloroso di questa incredibile esperienza nostalgica”.
Ad appoggiare questa teoria c’è anche Jamie Graham di TotalFilm: “C’è stato un tempo, alla fine degli anni Settanta/inizio Ottanta, in cui i blockbuster avevano cuore e anima e presentavano puntualmente testosterone e inquadrature spettacolari dopo momenti di intimità. ‘Super 8’ fa parte di questo vecchio stile, come se tornasse a un’epoca innocente. Soltanto un giovane Spielberg all’apice della sua carriera potrebbe batterlo. Si tratta di un film che mischia le pellicole di fantascienza degli anni Cinquanta, i film evento di fine anni Settanta e una storia autobiografica: ‘Super 8’ non raggiunge l’apice della grandezza dei film su cui è modellato ma, credendoci fino in fondo, si lascia alle spalle il 90% degli altri blockbuster”.
"Super 8" sarà distribuito in Italia dalla Universal Pictures
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