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Violante contro Satana

Abbiamo incontrato a Roma Violante Placido, eroina dark accanto a Nicolas Cage in "Ghost Rider - Spirito di vendetta"

Ghost Rider: Spirito di vendetta - Violante placido

21.03.2012 - Autore: Marco Triolo
Leggete la nostra recensione di “Ghost Rider – Spirito di vendetta”.

Violante Placido aveva paura di affrontare il Ghost Rider. E d'altra parte, come poteva essere altrimenti? Una creatura demoniaca, un motociclista con un teschio infuocato che risucchia le anime dei malvagi non è esattamente un compagno di viaggio ideale. Ma Violante è coraggiosa e ha sconfitto la paura: “Un film come questo è un'occasione insolita per me, e siccome sono curiosa e penso che per un attore ogni esperienza diversa sia un arricchimento, la consideravo più positiva che negativa”. Eccola, dunque, accanto a Nicolas Cage in “Ghost Rider – Spirito di vendetta”, seguito di “Ghost Rider” diretto dai registi di “CrankMark Neveldine e Brian Taylor. Una produzione americana girata tra Romania e Turchia e interpretata anche da Idris Elba, Christopher Lambert e Ciaran Hinds. Accanto a loro, la star italiana di “The American”, che abbiamo incontrato a Roma, in occasione della presentazione del film alla stampa...

Violante Placido intervista Ghost Rider Spirito di vendetta - Violante Placido in una scena

Com'è stata l'esperienza di girare un action movie all'americana?
Per me è stata un'esperienza completamente nuova. C'erano tutti questi reparti, stunt, armi, tutti erano super-professionali, molto simpatici, e si è creato clima grande fiducia. I due registi, specialmente Mark Neveldine, sono molto spericolati nell'approccio. Mark si attacca ai cavi, si lancia con i rollerblade senza casco. Un clima che ha portato tutti a essere spericolati: soprattutto Idris Elba, che ha lavorato senza stuntman. Anch'io mi sono lasciata travolgere: mi sono divertita a impugnare armi, coltelli, è stato un gioco molto divertente.

Com'è stato girare tra gli scenari naturali di Romania e Turchia?
E' stato bello, una vera scoperta. A me piace molto viaggiare e questo è stato un film itinerante, lungo, siamo stati in giro quattro mesi, quindi ho scoperto anche due paesi che non avevo ancora conosciuto. La Romania è piena di luoghi meravigliosi, incontaminati, anche se ti rendi conto che il paese si sta ancora evolvendo. Mi ha colpito perché è comunque molto viva: i ragazzi sono in gamba, parlano tutti inglese, al contrario dell'Italia. C'è proprio un diverso approccio, tanta voglia di fare e cambiare le cose. Per quanto riguarda la natura, è pazzesca: abbiamo girato sotto il castello di Dracula, abbiamo attraversato le montagne e siamo passati in Transilvania. Anche la Cappadocia è spettacolare. Ho potuto vivere anche fuori dal set esperienze uniche.

Tu hai lavorato anche con George Clooney. Come ti è sembrato al confronto Nicolas Cage?
Clooney sul set entra ed esce dal personaggio con facilità estrema, fino al ciak scherza e ha la testa altrove. Cage, invece, da quando arriva sul set è tutt'uno col personaggio, non ne esce mai. E poi, fuori dal set Clooney sparisce, mentre Cage lo rincontri a cena con gli altri, sta con la moglie e il bambino. Suo figlio è strepitoso e lui è un papà dolcissimo.

Violante Placido intervista Ghost Rider Spirito di vendetta - L'attrice sul set con Brian Taylor

Cage è famoso e a volte criticato perché fa tanti film all'anno. Tu condividi la sua scelta?
Ogni attore ha un suo percorso, le sue motivazioni e il suo modo di vivere il lavoro. Perché la recitazione è anche un lavoro, non solo una passione, e possono esserci momenti nella vita in cui lo vivi come tale invece di idealizzarlo ed essere troppo selettivo. Io non ho mai avuto ansia da lavoro, non mi spaventa fare meno. A volte può essere un po' pericoloso pensarla così, poi dipende dal paese in cui vivi e da come funziona il cinema nel tuo paese. Se penso agli attori che hanno avuto lunghe carriere, non è che tutti abbiano fatto cinque film l'anno, è nata in questi ultimi anni questa nevrosi di fare il più possibile. Mi piace la possibilità di scegliere e dedicare il mio tempo ad altro, come la musica.

Come ti prepari a un ruolo?
Di solito leggo il copione un po' di volte e poi inizio a scrivere una storia del mio personaggio, ne creo un passato e cerco di metterne a fuoco le motivazioni, gli obbiettivi e i conflitti. Poi è molto importante il rapporto con il regista: da lui dipende l'equilibrio del film e tra i personaggi. Quindi bisogna avere chiaro cosa il personaggio è per te, assorbirlo, ma avere poi l'elasticità di farti guidare.

Lavorare con tuo padre alla regia è più facile o più difficile?
È faticoso, ma anche una sfida, e quando si verifica l'occasione è qualcosa da cui non vogliamo tirarci indietro. Insieme abbiamo voglia di dare il massimo, andiamo incontro allo stesso obbiettivo.

Hai interpretato Moana, e in questo film sei addirittura la madre dell'Anticristo. Cosa ti attira di questi ruoli così estremi?
I ruoli estremi hanno dei grandi conflitti. Io sono molto conflittuale con me stessa, quindi trasformare il conflitto in qualcosa di creativo è molto stimolante per me. Mi piacciono i personaggi che si ritrovano a confrontarsi con imprese che necessitano coraggio, ma che nascondono una grossa fragilità. I personaggi estremi spesso hanno un sentire forte e sono affascinata da questo.

Ghost Rider – Spirito di vendetta”, in uscita il 23 marzo, è distribuito in 3D da Medusa. Per saperne di più, guardate il trailer.