
Il film esplora i dietro le quinte della famiglia Hussein, concentrandosi sul figlio maggiore di Saddam, lo psicopatico Uday, e su Latif Yahia (l'autore del libro da cui è tratto il film - nella foto in alto insieme agli attori) un poveraccio che ha la sfortuna di somigliare a quello e che viene costretto a fargli da doppio per le apparizioni pubbliche, a costo di rischiare la vita. Cooper (visto al cinema in “La duchessa” e, più recentemente, in “Tamara Drewe”) li interpreta entrambi: “E’ stata una prova molto complessa – continua l’attore – ho guardato su Youtube i video di Saddam e della sua famiglia e mi sono documentato su questa vicenda. Ho anche studiato le famiglie di altri dittatori, scoprendo che di frequente i loro figli avevano lo stesso carattere di Udey, dal momento che nessuno poteva controllarli”.
Dietro la macchina da presa, Lee Tamahori (ha diretto “Once Were Warriors” e “007 – La morte può attendere”) da una parte suscita l’interesse dello spettatore, esplorando le ossessioni di Saddam e dei suoi figli, dall’altra commette l’errore di preferire la strada dell’action-thriller, creando fin troppa fiction nel bel mezzo di eventi reali. Alla fine “The Devil’s Double” diventa un tipico TV movie, girato male e fotografato anche peggio (a tratti sembra uno spot pubblicitario), con trovate narrative telefonate sin dall’inizio.

Il protagonista dà comunque il massimo, sebbene il ruolo dello psicopatico gli dia il via libera per strafare: “Ho dovuto fidarmi del regista – conclude - perché per impersonare Uday, dovevo spingermi fino in fondo e poi toccava a lui dare forma alla mia performance con il montaggio”. Nel cast del film c'è anche Ludivine Sagnier, attrice che ricordiamo in "Swimming Pool" di Ozon, e che in questo film interpreta una femme fatale con pochissime battute tutt'altro che memorabili.