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Richard Jenkins, zingaro alla corte di Brad Pitt

L'intervista esclusiva a uno dei più grandi caratteristi che stavolta se ne va a spasso con il sicario Brad Pitt in Cogan - Killing Them Softly

Cogan - Killing Them Softy - Richard Jenkins

21.10.2012 - Autore: Pierpaolo Festa
Fategli indossare un completo elegante e piazzatelo dietro al tavolo che sta di fronte al giudice, dategli un distintivo da mettere in tasca, una tunica da prete; portatelo in discoteca in cerca di donne, dategli un tamburo da suonare, sedetevi davanti a lui per raccontargli i vostri fatti più personali e iniziare la terapia. Richard Jenkins vi convincerà. Sempre. Che abbia a che fare con un ruolo soft, uno più intenso o perfino se dovesse impugnare un AK-47.

Il termine caratterista assume un altro significato quando si parla di Jenkins, classe 1947, trenta anni di carriera e almeno cento personaggi interpretati. Più una nomination all'Oscar come miglior attore protagonista per il toccante L'ospite inatteso: “Non sono impazzito dopo la nomination. Non mi ha cambiato la vita: avevo sessantadue anni, era impossibile che perdessi la testa. Forse mi sarebbe successo a ventisei anni” -  racconta Jenkins quando Film.it lo raggiunge al telefono nella sua casa del Rhode Island per parlare del suo nuovo ruolo in Cogan – Killing Them Softly, dove lo ritroviamo al fianco di Brad Pitt quattro anni dopo aver gestito insieme una palestra nell'esilarante Burn After Reading, il “Bourne Identity dei Fratelli Coen”. 

Richard Jenkins Intervista Killing them Softly Brad Pitt
Il trailer di Cogan - Killing Them Softly

Richard, in Killing Them Softly interpreti una sorta di “consigliori” che affianca il sicario Brad Pitt per la maggior parte del film...
Sì, ma non credo che come consigliori sia troppo leale. Se penso a quel tipo di ruolo mi viene in mente Duvall ne Il padrino: lui era assolutamente onesto e devoto alla famiglia. Il mio personaggio, invece, sarebbe capace di qualunque cosa pur di stare dietro ai soldi.

L'ospite inatteso mostrava un lato inedito dell'America ormai intollerante e terrorizzata da ciò che non conosce. Anche Killing Them Softly mostra un lato oscuro e di profonda crisi del tuo Paese...
E' interessante, perché l'America è un po' di tutto quello che vediamo nei film. E' ancora un grande Paese. Non credo che Killing Them Softly o L'ospite inatteso abbiano lo scopo di criticare il governo o il Paese. Sono piuttosto avvertimenti e osservazioni. Della serie: “State attenti, perché stiamo finendo così...”.

Affianchi per la seconda volta Brad Pitt. Nella tua carriera hai lavorato con tutti i grandi: Pacino, Nicholson e più recentemente Clooney, Pitt e Tom Cruise. Lavorare con le superstar è una cosa fuori di testa in termini di organizzazione, oppure è un lavoro come un altro?
E' un lavoro come un altro. Sono attori: vogliono le stesse cose che vuoi tu, essere perfetti per il bene del film. Direi anzi che quando divido lo schermo con loro, mi diverto parecchio.

Richard Jenkins Intervista Killing them Softly Brad Pitt
Photostory: i mille ruoli di Richard Jenkins. Ripercorrendo la carriera dell'attore

E in quanto a ritrovare Brad: siete amici, che rapporto avete?
Siamo amici, è una persona generosa, per nulla piena di sé. Sembrerò un agente di Hollywood quando uso queste parole, ma nel caso di Brad è tutto vero. Sono rimasto molto colpito da lui sin da quando ho avuto la nomination: quell'anno anche lui era in gara per Benjamin Button e quando è venuto a farmi i complimenti sembrava più felice della mia nomination che della sua.

Hai interpretato tutte le professioni possibili sul grande schermo. Ti ricordo soprattutto nei panni dell'avvocato in Prima ti sposo, poi ti rovino. Ti piacciono quei ruoli? Qual è la professione più bizzarra da portare in scena?
Oh sì, gli avvocati sono parecchio divertenti, dipende comunque da chi interpreti. Posso dirti però che mi sono sentito parecchio strano quando ho interpretato il prete in Un corpo da reato.

Ti abbiamo visto a Venezia in The Company You Keep di Redford (recensione). In quel film interpreti un personaggio di estrema sinistra. Ti sei sentito in qualche modo vicino a quel ruolo?
E' un modo carino per farmi parlare di politica, no? Sono cresciuto in quell'epoca, negli anni Sessanta e in quel periodo ho sviluppato un ideale politico. Quindi capivo bene le motivazioni di questo personaggio. Ma non sono d'accordo su una cosa che lui dice: “Ai ragazzi di oggi importa soltanto aggiornare lo status di Facebook”. Mi ha fatto riflettere: negli anni Sessanta l'impegno dei giovani era incredibile. Sicuramente adesso non è più così, poi però guardi cosa succede con Occupy Wall Street e rimani a bocca aperta...

Richard Jenkins Intervista Killing them Softly Brad Pitt
Sul set di Six Feet Under

Tornando al tuo lavoro, hai interpretato il pater familias che torna dall'oltretomba in Six Feet Under.  Lavorare a quella serie incentrata sulla morte ti ha cambiato?
All'inizio sì, ma devo dire che le cose ti cambiano per un po' ma poi torni sempre al punto di partenza. Questa è stata la mia esperienza. Certamente mi ha dato una prospettiva diversa sui funerali in America. Di quella serie mi manca soprattutto avere a che fare con i miei colleghi. Loro mi mancano molto.

Una curiosità: sei un fumatore accanito come il tuo personaggio in quella serie?
Non più. Lo ero da giovane. Poi ho smesso.

L'altra curiosità è la domanda tradizionale di Film.it: qual era il poster che avevi in camera da ragazzino?
Non ricordo... è stato tanto tempo fa. Forse i poster non erano ancora stati inventati! Ah ecco: avevo un poster di Elvis in qualche suo film. Mi piacevano molto quelle pellicole.

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Uno scatto di Jenkins per una volta fuori dal set

Dopo trenta anni di carriera, ti piace ancora stare sul set? Qual è l'aspetto che ami di più?
Adoro il fatto che la gente si riunisca dalle cinque alle nove settimane. Lavori con loro, trovi nuovi amici e dai del tuo. A volte sei così fortunato che ritrovi quella gente su altri progetti. La verità è che siamo come zingari, andiamo e torniamo e ognuno ha un ruolo specifico. Mi piace da morire...

Cogan - Killing Them Softly, in uscita il 18 ottobre, è distribuito da Eagle Pictures