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Nicholas Hoult tra gli zombie e Wall-E

L'attore presenta a Roma Warm Bodies, commedia teen horror dal regista di 50 e 50

Warm Bodies - Nicholas Hoult

16.01.2013 - Autore: Marco Triolo
A vederlo fare il suo ingresso in sala dopo la proiezione di Warm Bodies, Nicholas Hoult pare un ragazzo come gli altri. Nessun indizio ci dice che lui è invece uno dei nomi emergenti del cinema americano, a parte il fatto che, a differenza di noi giornalisti, lui sale sul palco e si prepara a rispondere alle domande. Il ragazzino di About a Boy è cresciuto e, dopo essere esploso grazie al dramma A Single Man di Tom Ford, è apparso nel ruolo della Bestia in X-Men: L'inizio, e presto lo vedremo anche in Il cacciatore di giganti e Mad Max: Fury Road. Nel film di Jonathan Levine, tratto dal romanzo di Isaac Marion, interpreta uno zombie dal cuore caldo, che resuscita grazie all'amore della bella Teresa Palmer.

Nicholas Hoult Warm Bodies dichiarazioni incontro Roma - Hoult e Teresa Palmer

“Per quanto i personaggi che io e i miei colleghi interpretiamo siano dei mostri, sono anche outsider e vogliono essere accettati – spiega l'attore – R, il mio personaggio,  vuole sentirsi umano. Da una parte fa cose terribili, certo, ma ha buone intenzioni, vuole prendersi cura di Julie e questo dà speranza all'umanità”. Per prepararsi al ruolo, Hoult rivela di aver guardato “un sacco di film di zombie, praticamente tutto quello con 'Dead' nel titolo, ma anche cose più recenti come L'alba dei morti dementi e Benvenuti a Zombieland, oppure film come Edward mani di forbice, dove c'è un outsider che non riesce ad adattarsi e comunicare”. Il problema della comunicazione si estende, però, anche ai vivi: “C'è una scena in cui R ricorda com'erano le cose prima dell'apocalisse, e si vedono tutte queste persone impegnate con cellulari e iPod. Il messaggio è chiaro: anche se oggi siamo più connessi che mai, finiamo per perdere il contatto col mondo che ci circonda”. Non è un caso che i protagonisti di Warm Bodies si chiamino R e Julie: sono a tutti gli effetti dei moderni Romeo e Giulietta alle prese con un amore impossibile, che finisce per unire le loro “famiglie”. “Il film dice che l'amore vince su ogni cosa. E che bisogna accettare il diverso, il cambiamento”.

Il ruolo ha anche richiesto sedute di trucco da un'ora e mezza (“Sempre meglio di quelle per la Bestia degli X-Men, che duravano quattro ore”) e una vera e propria “scuola di zombie”: “Alcuni ballerini e un ex artista del Cirque du Soleil ci mettevano in una stanza, ci dicevano che nell'angolo c'era della carne umana e che dovevamo correre per prenderla. Ognuno di noi ha sviluppato una diversa camminata da zombie, ma la parte più difficile per me era correre dietro Teresa continuando a sembrare zombizzato”.

Nicholas Hoult Warm Bodies dichiarazioni incontro Roma - Una scena del film

Hoult non vede troppi paralleli con la Twilight Saga, anche se proprio le somiglianze con essa vengono esaltate nei cartelloni pubblicitari del film: “Mi sono ispirato di più a Wall-E e Lo scafandro e la farfalla. Il paragone con Twilight è inevitabile, ma Warm Bodies è diverso, si prende meno sul serio senza mai cadere nella parodia di se stesso. E poi R e Edward Cullen hanno motivazioni opposte: Edward vuole stare il più lontano possibile da Bella perché teme di farle del male, R invece cerca di tenere Julie molto vicina”. E poi, molto probabilmente, Warm Bodies non darà inizio a una saga: “Prima dobbiamo vedere il box office, ma certamente quando lo abbiamo fatto non abbiamo pensato ai sequel”.

In uscita il 7 febbraio, Warm Bodies è distribuito in Italia da Lucky Red. Qui ne potete vedere il trailer.
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