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Incredibilmente Sandra Bullock

Abbiamo incontrato l'attrice all'anteprima newyorchese di "Molto forte, incredibilmente vicino", tratto dal romanzo di Safran Foer

Sandra Bullock

05.01.2012 - Autore: Adriano Ercolani, da New York
Mancava al cinema dal 2009, da quel “The Blind Side” che le ha regalato l’Oscar come miglior attrice protagonista. Sandra Bullock è tornata davanti la macchina da presa per interpretare la madre del giovane protagonista Thomas Horn nell’attesissimo “Molto forte, incredibilmente vicino”, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Jonathan Safran Foer diretto da Stephen Daldry. L'abbiamo incontrata all'anteprima newyorchese del film e discusso con lei dell'esperienza sul set, della tragedia dell'11 Settembre e delle scene girate con Tom Hanks.

Molto forte, incredibilmente vicino, intervista a Sandra Bullock - La Bullock con Thomas Horn

Cosa l’ha spinta ad accettare questo ruolo?
Prima di tutto la voglia di lavorare con Stephen. Ho adorato i suoi film precedenti, soprattutto “The Hours”: ha un senso del cinema incredibile, riesce a costruire scene di grande potenza drammatica.

E’ rimasta soddisfatta dell’esperienza di lavorare con lui?
Totalmente. All’inizio era molto spaventata perché non avevo mai lavorato in un vero e proprio melodramma quale è “Molto forte, Incredibilmente vicino”. Stephen ha capito la mia paura e mi ha subito detto di lasciarmi andare, di esporre qualsiasi sentimento o pensiero che credevo il mio personaggio avesse, e che così sarebbe andata bene. Mi ha aiutato tantissimo sul set a sciogliermi, e in questo modo ho potuto tirar fuori una performance completamente diversa da tutto quello che ho fatto in precedenza.

Molto forte, incredibilmente vicino, intervista a Sandra Bullock - La locandina del film

Quale è secondo lei la forza primaria del film?
Penso che sia la stessa che poi rendeva il libro così emozionante, e cioè che è raccontato secondo il punto di vista del bambino, Oskar Schell. La tragedia della scomparsa del padre nell’attentato alle Twin Towers è un qualcosa che la sua mente razionale e curiosissima non riesce a concepire. Il bambino deve trovare un significato, una logica a cui aggrapparsi per accettare ciò che è successo, e l’avventura in cui si lancia è in realtà un modo per trattenere il ricordo e l’amore di suo padre. Ci sono dei meccanismi psicologici che nel film vengono raccontati in maniera sublime, anche il mio personaggio è tratteggiato in modo molto preciso nonostante non sia sempre in scena.

Come si è preparata per questo ruolo tanto drammatico?
Anche documentandomi all’infinito non credo avrei mai potuto capire fino in fondo cosa significhi subire una tragedia del genere, non pretenderei mai questo. Con gli altri attori del cast abbiamo ascoltato molti messaggi lasciati dalle vittime dell’11 Settembre, ma abbiamo preferito poi non incontrare nessun loro parente, sarebbe stato troppo doloroso e ci avrebbe  coinvolto forse eccessivamente. Abbiamo invece parlato con degli psicologi dell’infanzia per costruire il rapporto tra Oskar e sua madre. Poi con Thomas Horn abbiamo immediatamente instaurato una sintonia che penso abbia reso verissima ogni scena girata insieme.

Molto forte, incredibilmente vicino, intervista a Sandra Bullock - Tom Hanks e Thomas Horn

E invece le poche scene in cui ha condiviso il set con Tom Hanks?
Non credo di aver molto da aggiungere su Tom Hanks, è il più grande attore della sua generazione ma lo sappiamo da anni. Quello che sa fare meglio di tutti è trovare subito una sintonia col tuo personaggio e con la tua idea di interpretazione e assecondarla totalmente, pur non snaturando il suo modo di recitare. Il set era sempre concentrato e sereno quando arrivava Tom, perché sapevamo che avremmo lavorato al meglio e con tranquillità. E’ stato un peccato aver avuto così poche scene insieme, è l’unica cosa che mi dispiace del film!

Molto forte, incredibilmente vicino”, in uscita il 10 febbraio, è distribuito in Italia da Warner Bros. Per saperne di più, guardate il trailer.