Videointervista - Adam Sandler eroe di Pixels: "Gli alieni hanno corrotto Pac-Man"

Manhattan cade a pezzi, distrutta da una gigantesca versione di Pac-Man. A inseguirlo c'è Adam Sandler al volante di una Mini Cooper. Sembra la trama di un videogioco e invece è la scena madre di Pixels, frullato di commedia, azione e fantascienza il cui cuore pulsa di nostalgia per gli anni Ottanta. 

 

"Mostriamo una versione di Pac-Man corrotta dagli alieni. Non prendetevela con lui, è sempre buono!" - Assicura Sandler che sullo schermo vediamo nei panni di un ex campione di videogiochi incaricato dal presidente USA di giocare una partita contro gli extra-terrestri invasori.

"Volevo ricreare lo spirito dei film anni Ottanta - afferma il regista veterano Chris Columbus che non esita a ricordarci i film a cui ha preso parte in qualità di sceneggiatore - Era l'epoca in cui lavoravo con Spielberg, un periodo che mi sta particolarmente a cuore. Pixels è la possibilità di far tornare il pubblico a quegli anni, quando vedevamo al cinema film enormi come I Goonies o Gremlins". 

 

Reggerà il paragone con quei classici? Probabilmente no, eppure il film è il tentativo di Sandler (ormai costantemente bastonato dalla critica USA) di unire il pubblico più giovane riconquistando allo stesso tempo quello zoccolo duro di fan che lo ha seguito fino a pochi anni fa, prima che arrivassero pellicole detestabili come Jack e Jill e Indovina perché ti odio. L'attore però rivela (e ovviamente non dice sul serio): "Faccio troppi film. Mio padre è andato in pensione a 53 anni, a me ne mancano tre per raggiungere quell'età. E poi troverò il tempo di riposare". 

 

Pixels, attualmente in sala, è distribuito dalla Warner Bros. Italia. 

Leggi anche
Pixels - La nostra recensione
Film e videogiochi: intervista a Rupert Friend, protagonista di Hitman: Agent 47
Il meglio e il peggio del cinema da videogame