
Steve Jobs - Videointervista a Danny Boyle: "E' importante fare film sulle persone che hanno cambiato il mondo"
Servizio di Pierpaolo Festa (Nexta), montaggio di Luca Mariani
Steve Jobs: videointervista a Danny Boyle
"Se chiedi alla Apple, loro ti diranno che Steve Jobs è stato un grande. Un dio, un santo. E invece ci sono storie che testimoniano il contrario. Ecco lo scopo del film" - A parlare è Danny Boyle, intervistato in esclusiva da Film.it in occasione della presentazione di Steve Jobs.
Primi piani perfetti con attori incasellati nelle coordinate geometriche giuste. Dialoghi in abbondanza. Emozioni intelligenti con momenti emotivi di ottimo cinema hollywoodiano. Sul set di Steve Jobs il regista si ritrova davanti a una delle sfide più grandi di sempre.
Ha girato un film scritto su un copione di duecento pagine uscite dalla penna del grande Aaron Sorkin: "Di solito una sceneggiatura è lunga al massimo centoventi pagine. Per la maggior parte pagine descrittive alternate a dialoghi. Il copione di Steve Jobs era lungo duecento pagine. Tutte di dialogo. Nessun altra indicazione!".
Ha girato un film scritto su un copione di duecento pagine uscite dalla penna del grande Aaron Sorkin: "Di solito una sceneggiatura è lunga al massimo centoventi pagine. Per la maggior parte pagine descrittive alternate a dialoghi. Il copione di Steve Jobs era lungo duecento pagine. Tutte di dialogo. Nessun altra indicazione!".
Secondo Boyle: "Questo film ha la propulsione di un thriller ma è davvero la storia di quest'uomo, uno studio della sua vita. Comincia con la furia e l'energia che investe per cambiare il mondo. Una volta che lo fa, le persone lo buttano giù dicendogli che tutto non sta nella creazione del prodotto perfetto; bisogna avere coscienza del fatto che noi per primi non siamo esseri perfetti. Jobs lo sa bene. Il suo comportamento nei confronti della figlia è scioccante e alla fine se ne rende conto".
La macchina da presa del regista scava nella vita di Steve Jobs, trasformando il biopic in una riflessione sui nostri tempi: "Siamo più isolati nelle nostre ossessioni? Siamo più solitari? Anche se si chiama 'Social Media', è davvero una cosa 'social"? Non saprei dirlo con certezza. Il potere che noi diamo a queste compagnie quando acquistiamo i loro prodotti è pericolosissimo. Perché in tempi di crisi potrebbero usare quel potere in modi che noi non condividiamo.
Qualcuno mi ha detto che la TV ci ha messo sessantasette anni a raggiungere un miliardo di utenti. Gli Smart Phone, invece, lo hanno fatto in soli cinque anni! E' stata come un'esplosione. Questo vuol dire che i governi e le leggi non possono controllare queste forze al momento. Ecco perché è importante fare film sulle persone che hanno creato questo cambiamento".
Qualcuno mi ha detto che la TV ci ha messo sessantasette anni a raggiungere un miliardo di utenti. Gli Smart Phone, invece, lo hanno fatto in soli cinque anni! E' stata come un'esplosione. Questo vuol dire che i governi e le leggi non possono controllare queste forze al momento. Ecco perché è importante fare film sulle persone che hanno creato questo cambiamento".
Steve Jobs, in uscita il 21 gennaio, è distribuito dalla Universal Pictures.