
“Del romanzo mi piacevano i personaggi – spiega Dominik a proposito di “Cogan's Trade”, il libro di George V. Higgins da cui il film è tratto – Mentre lo adattavo mi sono reso conto che era una storia sulla crisi finanziaria, ambientata nel mondo del gioco d'azzardo e dei regolamenti di conti. I film sul crimine parlano di capitalismo, perché tutti i personaggi sono motivati dai soldi. In un certo senso sono i ritratti più veritieri dell'America. Pensate solo a Hollywood, dove tutti vivono per il denaro”.

D'accordo la super-star Brad Pitt: “E' un ritratto dell'America. Un paese che è ricco di innovazione, integrità, giustizia e onestà. Valori che devono essere protetti e custoditi”. “Come produttore mi piace focalizzarmi su film che avrebbero difficoltà ad essere realizzati – continua – ma cerco anche storie che dicano qualcosa dei nostri tempi. Mentre leggevo la sceneggiatura, mi venivano in mente quelli che non si possono permettere il mutuo, che vivono per strada. Questo film parla anche di loro. Ma è tutto nel sottotesto: ho appena finito un film di zombie [“World War Z”, nrd], e l'argomento è sempre quello”. L'attore conclude parlando del rapporto con Dominik, con cui è al secondo film: “Non c’è stata differenza tra realizzare 'Jesse James' e questo. Con Andrew è come continuare un discorso: ha un radar con cui capisce perfettamente il comportamento umano. Discutiamo e litighiamo, ma sempre con rispetto. E mai sul set”.
“Killing Them Softly” è interpretato anche da Ray Liotta, Scoot McNairy, James Gandolfini e Richard Jenkins.
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