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Q&A: Il mondo virtuale e immaginifico di Nolan

A Roma per presentare il monumentale "Inception", Christopher Nolan ci parla di videogiochi, 3D, "Batman 3" ma soprattutto di come realtà e mondo virtuale si stiano sempre più avvicinando tanto da confondersi

Christopher Nolan

22.09.2010 - Autore: Leonardo Godano
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"Inception" arriva finalmente in Italia (600 copie) dopo aver avuto un successo planetario (ad oggi 753 milioni di dollari). Temevate fosse un blockbuster complicato, quasi troppo audace per il grande pubblico? Come le sembrano i risultati?
E' vero, il risultato è andato oltre le nostre aspettative. Il film poteva essere anche mal interpretato essendo concepito come un puzzle, su più livelli, avevamo paura che il pubblico potesse trovarlo ostico. Ma dopo tutto, quello che volevamo realizzare era un'esperienza divertente, un viaggio nella mente dell'uomo per il grande pubblico e così è stato.

Christopher Nolan sul set di Inception insieme a Leonardo DiCaprio e Cillian Murphy

Il film, nelle sue componenti action, ricorda molti film noti. Quali sono le sue fonti di ispirazione?
Ho cominciato a scrivere "Inception" circa dieci anni fa, quando le tematiche che il film esplora erano ancora più aliene di quanto già non appaiano ora, ma in quel momento in cui tutti si chiedevano cosa è reale io volevo invertire questa domanda per capire cosa è virtuale. E così ho creato i diversi livelli di sogno e la struttura architettonica dello script risultava meno complessa.
In quegli anni studiavo Ridley Scott (“Blade Runner”) e Stanley Kubrick (“2001: Odissea nello spazio”). Poi ho studiato i film che in quel periodo cominciavano a esplorare il mondo virtuale come “Matrix”, “Dark City” e "Il tredicesimo piano”.

I Wachowski, per convincere i dirigenti Warner Bros. a produrre “Matrix”, hanno realizzato un dettagliatissimo storyboard, quasi un fumetto intero. Lei come li ha convinti?
No, io non realizzo storyboard. “Il Cavaliere Oscuro” mi ha dato la grande possibilità di realizzare quello che volevo, così ho solo presentato agli studios la sceneggiatura!

Christopher Nolan a Roma insieme alla moglie Emma Thomas, produttrice di Inception

E' solo un'impressione o è possibile vedere nella composizione e nel lavoro del team di Dom Cobb (Leonardo Di Caprio) una somiglianza ad una troupe cinematografica?

Quando ho scritto la sceneggiatura ho prestato molta attenzione al team di Cobb, alla sua composizione e al suo lavoro. Doveva essere il più vicino possibile alla realtà , ma solo rivedendolo a posteriori ci siamo accorti che, in effetti, il parallelismo è corretto, seppure all'inizio non fosse voluto. Io sono Leo mentre l'architetto è lo scenografo.

Cosa ne pensa della tecnologia 3D?
I miei pensieri sul 3D sono complicati. Sicuramente mi preoccupa la perdita di luminosità nell'immagine perché credo che il 3D attualmente funzioni molto bene su piccolo schermo con videogiochi. Io preferisco lavorare con la tecnologia IMAX, ad ogni modo dipende anche da cosa chiede pubblico e da come lo percepisce.

Christopher Nolan, Ellen Page, Leonardo DiCaprio e Marion Cotillard sul tappeto rosso alla première americana di Inception

L'universo che ha creato con “Inception” è potenzialmente infinito e sarebbe un peccato non sfruttarlo ulteriormente. C'è nella sua mente l'eventualità di un prequel o uno spin-off?
E' vero, il mondo di “Inception” è sconfinato, e volevo dare proprio quest'impressione al pubblico, volevo che una volta uscito dalla sala rimanesse affascinato e incantato da questo mondo. Al momento stiamo pensando, tra le varie cose, alla realizzazione di un videogioco, che è sicuramente il progetto più fattibile al momento.

Già da tempo la Warner Bros ha comunicato una data di uscita di "Batman 3", ma non sappiamo altro in proposito. Ha già uno script?
Non mi piace molto parlare di qualcosa che è ancora solo in progettazione. Io e mio fratello stiamo lavorando alla sceneggiatura, a dire vero lui ha chiuso già una prima stesura. Dalla Warner Bros. non abbiamo ricevuto alcun segnale di partenza ma neanche di stop. Vedremo…

Per saperne di più
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