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Il piccolo Nicolas ispirato a Spielberg e Burton

Abbiamo incontrato a Roma Laurent Tirard, autore dell'adattamento cinematografico dei romanzi illustrati di Goscinny e Sempé. Ecco a voi l'eroe bambino che vi ricondurrà all'infanzia, tenendovi compagnia nelle sale a Pasqua.

Il piccolo Nicolas e i suoi genitori

24.03.2010 - Autore: Pierpaolo Festa
Roma - “Questa è una storia che doveva essere raccontata ad altezza di bambino. Prima di cominciare a girare ho passato tanto tempo a studiare alcuni film che mi sono stati d'ispirazione. Quando devi filtrare il tutto attraverso gli occhi di un bambino, nessuno ci riesce meglio di Steven Spielberg. Allora ho rivisto 'E.T.' e poi anche 'L’impero del sole'. L’inizio di quel film è perfetto!  L’altro che mi ha fortemente ispirato è stato Tim Burton. Per me è come se lui e Spielberg fossero i figli di Walt Disney. Spielberg è quello allegro che vede il mondo in maniera gioiosa, l’altro è quello più cupo. Ma sono loro gli eredi spirituali di Disney”.

Laurent Tirard sul set de Il piccolo Nicolas e i suoi genitori

A parlare è Laurent Tirard,  regista de “Il piccolo Nicolas e i suoi genitori” adattamento tratto dai racconti illustrati della serie “Le Petit Nicolas”, scritti da René Goscinny e Jean-Jacques Sempé (pubblicati in Italia da Donzelli Editore). Il film è un inno nostalgico all’infanzia, filtrato attraverso un’alta dose di ironia, che racconta le avventure quotidiane di un ragazzino di dieci anni, dei suoi compagni di scuola e dei suoi genitori.

A seguire l'intervista al regista e tre clip tratte dal film:

       

Qual è il segreto della longevità di Nicolas?
Nicolas è fatto sicuramente per i bambini, ma non solo, perché anche gli adulti si riconoscono nelle sue avventure. In tutte c’ è sicuramente tanta poesia, ma anche ironia. E non c’è mai quello sguardo benevolente che si ha nel guardare i bambini dall’alto in basso. La motivazione principale del fare questo film è stata proprio la nostalgia dell’infanzia e ciò che mi manca di più dell’infanzia è quella consapevolezza che tutto è possibile, mentre oggi purtroppo so che non è così.

Il film è ambientato negli anni ’50. Avete mai pensato di adattarlo ai nostri tempi?
Ci abbiamo pensato all’inizio, ma poi abbiamo capito che gran parte del fascino della storia è proprio l’ambientazione: un’epoca in cui non c’è violenza, non c’è criminalità e tutto era molto più stabile, dalla società alla famiglia. Quello era il periodo successivo alla guerra, in cui tutti erano pieni di speranza per il futuro.

       

Hai mai avuto paura a confrontarti con una storia così grande e celebre in Francia?

È piuttosto bizzarro ma non ho mai avuto dubbi sul successo del film durante la lavorazione. Molti all’inizio erano scettici. Ma la verità è che non ho mai preso in considerazione i problemi e le difficoltà di questo film. Paradossalmente ho avuto paura che potesse essere un flop totale soltanto alla fine. Il segreto è sempre realizzare il film che tu vorresti vedere da spettatore. Se pensi a quello che si aspettano gli altri, finisci per diventare pazzo.

Raccontaci come è andata su un set pieno di bambini…
C’erano otto personaggi principali. Nelle scene girate in classe c’erano venticinque bambini, e negli esterni siamo arrivati anche a cento. Sin dalla prima giornata ho capito subito che non sarebbe stato facile. Avevamo deciso di cominciare proprio con qualcosa di semplice: “Bambini, dovete solo guardare in quella direzione, avete capito?”. E tutti: “Sì,  sì certo!”. Al momento del ciak c’era chi sbadigliava, chi chiedeva di andare in bagno… tutto andava storto! Il problema con i bambini è che dimenticano le cose rapidamente, si concentrano poco. Poi ho capito che non avrei dovuto spiegare le cose cinque minuti prima del ciak. Lo facevo pochi secondi prima della scena. Ha funzionato. 

       

La saga di Nicolas avrà nuovi episodi anche sul grande schermo?
Fare una saga di Nicolas sarebbe bello e il materiale non manca. Il problema è che realizzare un altro film significherebbe ricominciare tutto dall’inizio, perché lui e i suoi compagni hanno sempre nove anni, non sono come Harry Potter che continua a crescere storia dopo storia. L’idea di affrontare un altro film del genere non è facile e anche il pubblico potrebbe non apprezzare questi cambiamenti, preferiamo pensare che abbiamo già fatto qualcosa di magico.

Il piccolo Nicolas e i suoi genitori” sarà distribuito in 250 copie dalla Bim a partire dal 2 aprile.

Per saperne di più
Guardate il trailer del film

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