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Venezia 68: Madonna's Speech

Secondo giorno del Festival al cospetto della superstar, arrivata in laguna per presentare Fuori Concorso "Edward e Wallis"

Madonna

01.09.2011 - Autore: Pierpaolo Festa, nostro inviato al Festival di Venezia
“Se sono pronta a mollare il mio trono da regina del pop nel nome dell’amore per un uomo o  una donna?”, Madonna ripete subito la domanda provocatoria che le pongono e poi risponde per le rime: “Penso invece che non avrei bisogno di mollare nulla, potrei benissimo riuscire ad avere tutte e due queste cose, anzi tutte e tre!”.

Il Festival di Venezia gioca immediatamente al rilancio: ventiquattro ore dopo aver aperto alla grande con George Clooney e tutti i suoi magnifici attori di “Le idi di marzo”, al centro dei riflettori arriva la signora Ciccone, regista alla sua opera seconda con “W.E.” (tradotto in Italia con il titolo di “Edward e Wallis”), un biopic dell’anima che scava nelle vite di Wallis Simpson e di Re Edoardo VIII che abdicò per amore della prima, una donna odiata dai Windsor perché già sposata. “Ho passato tantissimo tempo a indagare su questa storia: ero totalmente ossessionata nel cercare di capire le ragioni di Edward. Volevo esplorarle fino in fondo. Non è stato facile, dal momento che ci ho messo sette anni a fare questo film”.

La vicenda è stata già trattata di striscio dal campione degli Oscar “Il discorso del Re” (in scena c’è perfino Giorgio VI, lo stesso personaggio interpretato da Colin Firth): “Non mi interessava fare un biopic classico – continua la regista – non volevo fare una cronaca, piuttosto mostrare il mio punto di vista dopo aver fatto così tante ricerche. Anche per questo ho creato il personaggio di Abbie Cornish, una donna del presente che ci mostra attraverso i suoi occhi Wallis”.
 
Perfetta nello schivare le domande dei fan in sala che le chiedono quando tornerà con un nuovo album, Madonna continua a sottolineare l’impegno e lo sforzo nel realizzare la pellicola: “Quando fai un film devi avere forza nella mente e nel cuore. Era un’impresa troppo grande per me, ma mi sono preparata bene. Personalmente, però, non credo che passare dalla musica al cinema sia stato un enorme salto: si tratta sempre di raccontare una storia e cioè quello che ho sempre fatto anche nelle mie canzoni”.

E, a proposito dei suoi protagonisti afferma: “Mi sono identificata con Wallis come celebrità o personaggio pubblico: nelle nostre vite siamo sempre ridotti a un mucchio di aggettivi, parole o sigle che non descriveranno mai chi siamo veramente. Ecco perché mi interessava arrivare fino in fondo a questa storia: le persone non hanno capito le scelte che Edward ha fatto e come quelle scelte hanno cambiato la storia del mondo”.

Riflettendo, invece, sul legame amoroso ossessivo del film, la regista conclude: “Non penso che l’amore sia banale, penso sia impossibile da descrivere o spiegare. Sarebbe proprio come cercare di capire la natura di Dio o le leggi dell’universo. So solo che l’amore è intangibile ed è la forza che muove tutto. Senza amore non esisteremmo”.  L'orologio segna trenta minuti, giornalisti e fan corrono verso il palco ma altrettanti bodyguard impediscono il passaggio: in una manciata di secondi Madonna va via, preceduta e seguita dalle urla della gente.


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