Videointervista: Battiston e Mastandrea nel testamento di Mazzacurati

Giuseppe Battiston è quello che lo conosceva meglio – avendo interpretato per lui ben tre film – quello che ricorda il regista con un sorriso sulle labbra parlando del rapporto che aveva con gli attori sui set. Valerio Mastandrea, invece, lo ricorda senza troppe parole, non concedendo troppo in video e accogliendoci dietro le quinte dicendo: “Per me è difficile ricordarmi di lui, perché lo penso come se fosse ancora qui”.

Gli attori parlano di Carlo Mazzacurati e del suo ultimo film, La sedia della felicità, completato qualche mese prima della morte, presentato precedentemente al Festival di Torino e adesso arrivato nelle sale di tutto il Paese. “Era una persona che amava lavorare con gli attori - racconta Battiston - Carlo amava vederli al lavoro […] Era più divertito se la costruizione dei personaggi veniva da noi attori. Con lui era un gioco a stimolarsi, a darsi degli input a vicenda”.

Ci sono tanti film in Italia che citano la parola “felicità” già dal titolo o che comunque ne fanno tema principale all'interno dei loro copioni, Mastandrea però precisa che “Non è il caso di questo film. Qui lasciamo il consiglio di guardare molto vicino a te quando invece nell'immaginario comune le cose da raggiungere sono lontane e difficili. In realtà molto spesso quello che cerchi ce l'hai già in tasca”.

A seguire gli highlight della nostra conversazione:

00.40 – Battiston ricorda il modo di lavorare con Mazzacurati: “Amava gli attori”
01.30 – Un prete, un'estetista, un tatuatore, ovvero come trasformarsi in scena
03.15 – L'abuso della felicità nel cinema italiano: “Non è il caso di questo film”
04.15 – Mastandrea sul rapporto cinema e fumetti in vista del suo debutto dietro la macchina da presa con Zerocalcare

Ecco la videointervista completa:



La sedia della felicità è distribuito da 01 Distribution.

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