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Video: con L'estate addosso, Gabriele Muccino racconta gli amori giovanili tra Italia e USA

La nostra intervista al regista Gabriele Muccino, che firma il suo nuovo film tra Roma e San Francisco

Gabriele Muccino

19.09.2016 - Autore: Servizio di Marco Triolo, montaggio di Paola Schettino Nobile (Nexta)


“Se racconti la realtà lo devi fare in modo moderno e attuale”. Gabriele Muccino presenta così l'audace scelta linguistica del suo nuovo film, L'estate addosso, recitato in parte in italiano ma in gran parte in inglese, perché ambientato tra Roma e San Francisco. Un dramma che è anche una storia di crescita sullo sfondo di un'estate che sembra non finire mai, interpretato da un gruppo di giovani attori emergenti – Brando Pacitto, Matilda Lutz, Joseph Haro e Taylor Frey – davvero affiatatissimi.

“Ho cercato attori che avessero già tra di loro una buona alchimia – spiega il regista – ma poi come sempre l'ho inseguita durante il lavoro, spingendo gli attori a trovare uno stato di grazia che permettesse loro di vivere una scena piuttosto che simularla”. “C'è una scena in cui siamo in un bar – conferma Pacitto – Gabriele ci fa entrare, piazza una telecamera nell'angolo e fa: 'Adesso fate voi, divertitevi', e siamo stati un quarto d'ora a vivere quel momento”.

L'estate addosso è distribuito in sala da 01. Qui ne potete leggere la recensione.