NOTIZIE

Un'idea vincente

Il regista Stefano Veneruso e la produttrice Chiara Tilesi ci hanno raccontato com'è nato "Strani accordi".

Strani accordi

27.11.2001 - Autore: Leonardo Godano
In un appartamento borghese, uno spaccato di vita, un episodio che in pochi minuti dipinge il ritratto di due intere esistenze vissute luna accanto allaltra senza mai incontrarsi davvero. E la storia di un uomo e una donna che si affrontano una volta per tutte, sviscerando le incomprensioni e i dissapori di una vita. Questa la storia di Strani accordi che nasce da un soggetto scritto da Luisella Ratiglia e poi girato dal regista, Stefano Veneruso, napoletano di 32 anni che ha lavorato come aiuto regista nei film Pensavo fosse amore invece era un calesse di Massimo Troisi, Il Postino di Michael Radford e Massimo Troisi e Gangs of New York di Martin Scorsese.   Decisivo il coinvolgimento al progetto della produttrice Chiara Tilesi, storica partner professionale di Veneruso che ha portato il soggetto a Studio Universal, per proporgli di entrare nella produzione di Strani accordi.   Abbiamo chiacchierato con il giovane regista e con la stessa Chiara e ci hanno confessato come il coinvolgimento di una star come Maria Grazia Cucinotta sia stato decisivo per la realizzazione di Strani accordi.   Quanto è stata determinante il fatto di avere la Cucinotta nel corto? STEFANO: \"Noi dobbiamo tutto a Maria Grazia. Lei innanzitutto ha dimostrato di amare il cinema, di essere aperta ai giovani e di essere unattrice straordinaria. Era quasi imbarazzante per me vedere tutta la sua professionalità al nostro servizio. Lidea è nata a marzo, Maria Grazia ha accettato subito, a giugno avevamo finito, il film adesso è nelle sale..beh devo confessare che mi sembra un sogno\".   Perché in tutti i paesi del mondo i corti hanno un mercato, una distribuzione e un pubblico mentre in Italia restano sempre nella penombra? CHIARA: \"I corti alimentano il cinema. Sono come un cantiere pieno di giovani che elabora idee, sperimenta e manda in giro dei veri e propri film. Ma in molti non percepiscono il valore di un cortometraggio. Mentre in America quasi tutti i grandi registi hanno girato diversi corti; Scorsese ne ha fatti cinque invece in Italia non cè cultura riguardo. Maria Grazia ha il grande merito di aver capito limportanza di lavorare ad un corto che non è solo un trampolino di lancio per i giovani ma è un veicolo utile al cinema in generale\".   Tu hai conosciuto Maria Grazia nel 94 sul set del Postino. Quanto è cambiata dal quel giorno ad oggi? STEFANO: \"E molto cambiata. E cresciuta moltissimo. Ha fatto molti film che le hanno fatto acquisire un feeling con la macchina da presa di grande impatto. Se devo citare un film dove Maria Grazia mi ha particolarmente colpito dico La seconda moglie, dove la sua interpretazione è fantastica. Ma devo anche dire che Maria Grazia ha conservato quella spontaneità fuori e dentro lo schermo che la rendono speciale\".